Brescia e Bergamo in campo contro le alghe del Sebino

Pronto il bando per affidare il servizio di pulizia delle acque anche del lago d’Endine
A Clusane. I campeggiatori del  Belvedere aiutano a pulire le alghe
A Clusane. I campeggiatori del Belvedere aiutano a pulire le alghe
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Per trovare un modo di ridurre le alghe nel lago d’Iseo, che si presentano puntualmente quando cala il livello dell’acqua, la Provincia di Bergamo ha emanato un bando, con scadenza lunedì 25 giugno, che affiderà il servizio di progettazione e sperimentazione delle azioni, appunto, necessarie ad eliminare le macrofite.

Il bando è uno dei punti dell’accordo stipulato tra la Regione Lombardia, le Province di Brescia e di Bergamo e l’Autorità di Bacino lacuale che prende in considerazione da una parte il progetto di «rinaturazione» dei fondali e dall’altra la gestione dell’attività di pulizia delle acque superficiali e di contenimento della vegetazione acquatica dei laghi d’Iseo ed Endine, a carico dell’Autorità di Bacino.

Per queste azioni il contributo messo a disposizione consiste in 600mila euro, suddiviso tra i quattro soggetti coinvolti. Mentre l’Autorità di bacino si occuperà di raccogliere e trasportare alghe, detriti, tronchi d’albero, il progetto di fattibilità richiesto dal bando invece comprenderà diverse attività.

In primis la predisposizione di un piano di gestione della vegetazione acquatica del lago di Iseo che garantisca la navigabilità delle acque nelle aree di interesse pubblico e la salvaguardia della biodiversità, soprattutto con riferimento al contenimento ed all’eliminazione delle specie esotiche. Per il lago d’Endine invece il piano dovrà riferirsi al canneto.

Si dovrà anche predisporre l’attività di contenimento delle macrofite acquatiche in caso di eccezionale proliferazione, come nelle estati 2015 e 2017, nonché un eventuale piano di manutenzioni ordinarie ai mezzi utilizzati, i tre battelli spazzini, per la pulizia del lago d’Iseo. «Non appena uscirà l’esito del bando ed il relativo affidamento si programmeranno le attività - conferma il presidente dell’Autorità di Bacino, Giuseppe Faccanoni - si presume che la sperimentazione potrà cominciare già a novembre così da poter avere per il 2019 una strategia di contenimento delle macrofite». A oggi non si possono azzardare previsioni, visto il livello molto alto dell’acqua del lago.

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