È la flessibilità che salva le start up dall’effetto Covid
Condivisione di conoscenze, flessibilità, tecnologie sono stati gli ingredienti fondamentali per reagire con successo alla pandemia. Lo dice «Startup vs Covid-19», report di Cariplo Factory uscito a inizio novembre che analizza i progetti realizzati dalle start up italiane durante il periodo di lockdown.
Molto più delle attività produttive più strutturate, le start up italiane sono riuscite a mobilitare conoscenze e tecnologie per rispondere con velocità e innovatività alle necessità emerse durante i mesi più intensi di crisi: il 20% delle imprese intervistate ha intrapreso iniziative mirate per contrastare direttamente l'emergenza sanitaria, l'80% si è concentrato sul supporto ai cittadini. Ed è pari al 34% la percentuale di start up che afferma di aver cambiato il modello di business per adattarsi alla mutata situazione.Le parole d'ordine per le 150 startup coinvolte nella ricerca sono infatti flessibilità e open innovation, che hanno permesso di rispondere subito e bene alla pandemia. E questo vale in tutti gli ambiti, dal digitale all’healthcare, dal fintech all’education. Esempio di eccellenza citato da Cariplo Factory è la bresciana Isinnova, diventata caso mondiale con i suoi ventilatori realizzati dalle maschere da sub e le valvole stampate in 3D, di cui ha messo a disposizione i prototipi a chiunque volesse replicarli senza fini commerciali. È l’open innovation destinata a cambiare le regole.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia