Scuola

Senza disastri ma con poca lode: alla maturità i bresciani sono da 7 e mezzo

I dati dell’esame di Stato: su 8.514 diplomati solo 120 hanno ottenuto il massimo, uno su 3 nella fascia 70/80
Circa 9mila gli studenti bresciani che quest'anno hanno affrontato la maturità - © www.giornaledibrescia.it
Circa 9mila gli studenti bresciani che quest'anno hanno affrontato la maturità - © www.giornaledibrescia.it
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Sono bravi, anche se non brillantissimi, gli studenti bresciani che quest’anno hanno superato l’esame di maturità. I risultati, sostanzialmente in linea con il dato regionale e per certi aspetti discostati da quello nazionale, sono infatti di tutto rispetto, anche se non si possono definire particolarmente brillanti.

Su un totale di 8.514 maturati negli istituti superiori di città e provincia (i dati forniti dall’Ufficio scolastico regionale sono stati rielaborati ed integrati dalla prof. Antonella Greco, referente informatica e della prof. Giuliana Fiini dell’ufficio Esami di stato dell’Ufficio scolastico territoriale) in 120 pari al l’1,42% del totale (percentuale molto vicina all’1,5% della Lombardia), si sono diplomati con lode, dato sensibilmente più basso rispetto al 3,4% nazionale; 595 hanno raggiunto la votazione massima di 100/100 (il 6,98% dell’insieme, qualche decimale in più sul 6,7% regionale e quasi due punti e mezzo sotto la media nazionale del 9,4%).

Venendo a chi l’esame di maturità l’ha superato con la sufficienza, ovvero con 60/100, sono 394 i ragazzi bresciani che si collocano in tale range: il 4,62% in sintonia col 4,7% regionale, più alto però della percentuale nazionale che si ferma al 4,1%. E, siccome... in medio stat virtus, va da sé che il grosso dei maturati ha ottenuto un voto tra 70 e 80/100 (2.501 diplomati, pari al 29,38%; è del 27% la media nazionale). Sono 1.999 i ragazzi (23,48% contro il 20,1% nazionale) con voto 61-70; 1721, ossia il 20,21% (21% nazionale) tra 80-90; e 1.184, (il 13,90%, 15,1% il nazionale) tra 90-99. 

Nella classifica delle province lombarde, Brescia è in quarta posizione per numero di studenti diplomati dopo Varese (5,5%), Monza Brianza (5,3%) e Milano (4,9%), mentre sul versante opposto è quartultima per alunni diplomati con lode, prima di Monza Brianza (1,1%), Lecco (0.9%) e Como (0,8%). 

Bilancio positivo

Insomma, gli esiti della maturità restituiscono una fotografia della scuola bresciana magari non proprio da primato, ma assolutamente positiva e priva di criticità. Bene, quindi, contando che questa è stata la prima maturità post-Covid, caratterizzata dal ritorno delle prove scritte e sostenuta al termine di un percorso di studi non certo lineare, in un triennio segnato dalla pandemia. 

Lo sottolinea la prof. Fiini: «I risultati degli studenti bresciani sono complessivamente più che positivi. Le statistiche dimostrano che questi ragazzi, nonostante la straordinaria situazione vissuta nei due precedenti anni, sono riusciti a concludere il loro percorso anche con punte di eccellenza. I dati positivi sono certamente anche l’espressione di un’attenta valutazione da parte dei presidenti e delle commissioni d’esame, che hanno saputo considerare in ottica formativa l’iter degli studenti, non limitandosi semplicemente ad una valutazione  prestazionale. A supportare questa azione - conclude Fiini - significativo è l’apporto del gruppo di ispettori e dirigenti scolastici che, come sempre, ha vigilato e coordinato i lavori garantendo il regolare svolgimento in tutte le sedi cittadine e provinciali».

A livello nazionale, secondo il report del Ministero dell’istruzione, il 96,2% dei candidati scrutinati è stato ammesso all’esame e i diplomati sono il 99,9% delle studentesse e degli studenti che hanno sostenuto le prove. Quanto alle votazioni finali, aumentano, seppure di poco, i diplomati con lode, il 3,4% rispetto al 3% di un anno fa. Calano le studentesse e gli studenti che escono con 100, il 9,4% contro il 13,5% dello scorso anno.

Stabili le valutazioni comprese tra 91 e 99 (da 15,6% a 15,1%) e tra 81 e 90 (dal 20,8% al 21). Il 51,2% si colloca nella fascia 60-80 rispetto al 47,1% dell’anno scorso. I diplomati nella fascia 71-80 passano dal 23,8% al 27%, i 61-70 dal 18,5% al 20,1%; in lieve calo i 60, che passano dal 4,8% al 4,1%.

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