Scuola

Pochi candidati per l’assunzione in ruolo: in aula i precari

Mancano insegnanti di sostegno e docenti di matematica alle medie «Surplus» alle primarie
In aula. Anche quest’anno in tante scuole i ragazzi troveranno insegnanti precari
In aula. Anche quest’anno in tante scuole i ragazzi troveranno insegnanti precari
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Molte cattedre in attesa di insegnante, a un mese dall’inizio delle lezioni. Rispetto alle assunzioni in ruolo stabilite per il Bresciano, sono infatti molti meno i candidati in posizione utile. Si guarda in prospettiva, ai concorsi banditi e da bandire e nell’attesa saranno ancora centinaia di supplenti precari a coprire i vuoti rimasti, al termine delle nomine a tempo indeterminato effettuate tramite il doppio canale di graduatorie regionali di concorso e graduatorie provinciali ad esaurimento (Gae).

Il reclutamento. Realtà dai grandi numeri nelle sue articolazioni tra pianura e montagna, agglomerati urbani e comunità decentrate, il sistema bresciano dell’istruzione si avvicina al primo settembre, giorno ufficiale d’inizio del nuovo anno scolastico, con l’impegnativa fase del reclutamento. Sono oltre 1600 i posti rimasti a disposizione degli aspiranti al ruolo, nel sommarsi dei pensionamenti e dei trasferimenti.

Le graduatorie, ormai residuali, lasceranno spazi vuoti da colmare con le nomine a tempo determinato, se non per l’inizio di settembre almeno per il giorno 12, data d’avvio delle lezioni. Gli alunni troveranno insegnanti in cattedra, grazie anche all’organico di potenziamento che dà alle scuole risorse aggiuntive, ma la stabilità del corpo docente ai fini della continuità didattica resta un obiettivo da perseguire.

Nomine online. Tra nuove opportunità e vecchi problemi, si entra nel vivo delle operazioni preliminari all’avvio dell’anno scolastico. Dà un segno d’innovazione la procedura informatica di «nomina a distanza senza convocazione fisica», che semplifica le operazioni restituendo a un’insolita quiete estiva gli uffici di via Sant’Antonio in altri anni affollati a quest’epoca dai candidati in attesa di scegliere la propria sede di lavoro, a compimento del percorso che portava al ruolo. Sono scomparsi gli avvisi cartacei, in funzione di albo è ora il sito dell’Ust a pubblicare graduatorie, diramare le convocazioni e illustrare le procedure.

L’informatica consente di assegnare un ambito territoriale incrociando i dati: posizione in graduatoria, preferenze e disponibilità. Con questa modalità si è proceduto nei giorni scorsi all’assegnazione degli ambiti lombardi da graduatorie del concorso del 2016, svolto su base regionale. Le assegnazioni sui cinque ambiti bresciani (nell’ordine di qualche decina) hanno di poco ridotto il numero dei posti a disposizione per la fase successiva delle assegnazioni da graduatorie provinciali in esaurimento (Gae).

Criticità. In rapporto alle necessità (circa 400 posti ancora da assegnare nella nostra provincia) ben pochi sono i docenti, con titolo di specializzazione per il sostegno; scarseggiano inoltre i docenti di matematica e scienze alle medie: a fronte di 152 posti vuoti, figura solo una candidata in Gae. In controtendenza, spiccano per l’entità dei numeri di candidati disponibili solo le Gae della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, dove però per centinaia di diplomati iscritti con riserva in seguito a ricorsi e provvedimenti giurisdizionali, si prospetta la cancellazione, dopo il pronunciamento sfavorevole del Consiglio di Stato. In attesa di sentenza definitiva si procederà comunque alle nomine in ruolo ma sotto condizione, con clausola risolutoria.

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