Scienza

Il segnale radio misterioso che arriva dallo spazio profondo

Sono i cosiddetti lampi radio veloci, da tempo oggetto di ipotesi stravaganti
L'universo
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È estremamente improbabile che siano opera di civiltà aliene i segnali regolari e misteriosi che provengono dallo spazio profondo, i cosiddetti lampi radio veloci (Fast radio burst, Frb), da tempo oggetto di ipotesi stravaganti. Ne è convinto Seth Shostak, astronomo dell'Istituto SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence), il programma per la ricerca di vita intelligente extraterrestre.

Solo pochi giorni fa, secondo quanto riportato da Vice, un nuovo studio dei ricercatori della Cornell University ha identificato una fonte di Frb a circa mezzo miliardo di anni luce dalla Terra, che pulsa sul un ciclo regolare di 16 giorni. Ma gli extraterrestri non sarebbero la fonte.

«Uno dei problemi dell'ipotesi aliena - spiega Shostak - è la grande varietà delle distanze di provenienza dei segnali radio, alcuni originati a miliardi di anni luce, altri lontani centinaia di milioni di anni luce», chiarisce. Per gli esperti, prima di Et sono molte altre le teorie valide. Esistono decine di modelli che ne descrivono la formazione, e tutti fanno riferimento a contesti astrofisici estremi e sorgenti ad alta energia. Tra i principali indiziati, ci sono le stelle di neutroni, ciò che resta di stelle esplose, oggetti cosmici così densi che un cucchiaino della loro materia sulla Terra peserebbe un miliardo di tonnellate, quasi quanto 170 milioni di elefanti. 

Tra i fenomeni più enigmatici dell'universo, i lampi radio veloci sono intensi impulsi radio brevissimi. Durano pochi millesimi di secondo e provengono da galassie distanti miliardi di anni luce. Gli astrofisici ritengono che nell'universo siano emessi in media 5.000 lampi radio veloci al giorno. Il più vicino è stato identificato come proveniente da una galassia simile alla Via Lattea, distante circa mezzo miliardo di anni luce dalla Terra. È il quinto segnale del genere la cui origine viene individuata esattamente, su centinaia finora osservati. E tutti sono legati a origini non aliene. 

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