Oggi si ricorda san Carlo da Sezze

Si festeggiano anche: santa Raffaella Maria; il beato Federico, prevosto; san Giovanni de Ribera
San Carlo da Sezze
San Carlo da Sezze
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San Carlo da Sezze (al secolo Giancarlo Marchionne) nasce nel 1613 da famiglia contadina e muore a Roma il 6 gennaio 1670.

Adolescente, lavora come pastore ed agricoltore. Verso i 17 anni fa voto di castità e, nel giro di poco, entra nell’Ordine dei Frati Minori col nome di frate Carlo. Di temperamento mansueto, si adatta volentieri ai compiti che gli vengono assegnati in diversi conventi nel Lazio: a seconda dei casi è questuante, cuoco, portinaio. Vive una spiritualità intensa, come si evince dai molti scritti di natura ascetica e letteraria che compone negli anni nonostante la scarsa cultura: non a caso gli si attribuisce il carisma della scienza infusa, condizione poi ufficializzata nel percorso di beatificazione.

San Carlo fa opera di apostolato anche a Urbino, Napoli, Spoleto. La sua fama cresce. È stimato come consigliere da Alessandro VII e Clemente IX. È protagonista di eventi miracolosi: nel 1648 a Roma, durante una Messa, al momento della Comunione riceve la cosiddetta «ferita d’amore» (fenomeno della transverberazione) al petto. Il giorno della morte, sempre sul torace, gli appare uno stigma che una commissione medica riconoscerà essere soprannaturale. La canonizzazione data al 1959.

Si festeggiano anche: santa Raffaella Maria; il beato Federico, prevosto; san Giovanni de Ribera.

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