Oggi si celebra san Severino Boezio

Filosofo, oratore, teologo, poeta, santo, la sua opera più conosciuta è il «De consolatione philosophiae»
San Severino Boezio
San Severino Boezio
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Filosofo, oratore, teologo, poeta, santo: Severino Boezio è intelletto multiforme e originale. Le sue traduzioni di capisaldi della cultura greca ne hanno garantito la persistenza in una civiltà romana stretta nella tenaglia delle invasioni barbariche.

Nato a Roma da famiglia aristocratica (gens Anicia) nel 480, Boezio compie studi brillanti e avvia una prestigiosa carriera nell’ambito delle cariche pubbliche. Sposa la figlia di un importante senatore, Simmaco, guadagnandosi la fiducia di Teodorico, re degli Ostrogoti, poi signore di Roma e di larga parte dell’Italia. Caduto in disgrazia agli occhi di Teodorico, Boezio è falsamente accusato di tradimento, incarcerato a Pavia e decapitato nel 524.

Durante la prigionia, compone la sua opera più conosciuta, il «De consolatione philosophiae»: l’autore finge un colloquio con la Filosofia, che lo consola per la condanna iniqua e gli spiega come lo spirito dell’uomo, a dispetto delle condizioni contingenti, non sia imprigionabile. L’influenza di Boezio nel Medioevo si è estesa a varie aree: non solo alla filosofia e alla teologia, ma anche alla logica e, tramite il De institutione musica, all’insegnamento della musica.

Si festeggiano anche: san Ignazio, patriarca di Costantinopoli; il beato Giovanni Bono, religioso; il beato Leonardo Olivera Buera, sacerdote.

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