Oggi si celebra san Biagio

Si festeggiano anche: sant'Oscar, vescovo; sant'Anna, profetessa; san Simeone il Vecchio
San Biagio
San Biagio
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Nonostante il suo culto abbia conosciuto una diffusione generosa, le notizie storiche su san Biagio sono limitate. In base alle ricostruzioni agiografiche, lo si identifica con un medico (e vescovo) della città armena di Sebaste.  Nel corso di persecuzioni contro i Cristiani, sarebbe stato arrestato e torturato per farlo abiurare, senza risultato. I suoi aguzzini l’avrebbero scorticato vivo con pettini di ferro e infine gli avrebbero mozzato il capo. Il martirio daterebbe al 316.

La venerazione per san Biagio ha interessato la Chiesa Occidentale e Orientale. A Sebaste, il santo avrebbe operato molti miracoli: il più celebre è rappresentato dalla guarigione improvvisa di un giovane che stava soffocando a causa di una lisca di pesce che gli bloccava il respiro. Non a caso, san Biagio (inserito nel gruppo dei quattordici santi detti «ausiliatori», cioè invocati in caso di mali specifici) è considerato protettore contro i mali della gola. Ancora oggi, nelle località che ne serbano la memoria con devozione particolare, durante le celebrazioni liturgiche si impartisce una benedizione alle gole dei fedeli, incrociando due candele. Il nome Biagio è di derivazione latina: equivale a «balbuziente».

Si festeggiano anche: sant'Oscar, vescovo; sant'Anna, profetessa; san Simeone il Vecchio.

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