Perché è importante vaccinare i bambini dall'influenza

Vaccino raccomandato ai piccoli dagli 0 ai 6 anni e agli over 60 in funzione all'emergenza legata al Covid 19
Un bambino indossa mascherina e visiera protettiva -  Foto © www.giornaledibrescia.it
Un bambino indossa mascherina e visiera protettiva - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Allargare, per la prossima stagione invernale, la raccomandazione per la vaccinazione contro l'influenza a tutti i bambini da 0 a 6 anni, e non solo a quelli con specifiche indicazioni, e agli anziani a partire dai 60 anni, oltre che agli operatori sanitari delle Rsa.

È questa l'ipotesi al momento in valutazione e che potrà essere prevista dalla circolare del ministero della Salute sulle vaccinazioni per l'influenza stagionale alla quale si sta lavorando e che è attesa a breve. Per il prossimo inverno, dunque, la platea alla quale la vaccinazione contro l'influenza è attualmente raccomandata verrebbe estesa: finora, infatti, l'antinfluenzale era raccomandata agli over-65 ed ai bambini che presentano particolari condizioni di salute. La circolare che potrebbe contenere la novità è attesa a breve e la ragione alla base di questo allargamento della platea è strettamente connessa all'attuale emergenza legata al Covid-19.

Per evitare intasamenti nei Pronto soccorso e per una più rapida diagnosi potrebbe essere infatti fondamentale poter distinguere i soggetti colpiti da infezione Covid-19 da quelli solamente influenzati e la vaccinazione allargate consentirebbe di ridurre di molto il numero di persone che potrebbero ammalarsi di influenza stagionale con sintomi iniziali simili alla Covid.

«Ottenere il risultato di una vaccinazione antinfluenzale per tutti i bambini tra i sei mesi e i sei anni il prossimo autunno sarebbe confortante, rappresenterebbe un eccellente risultato», ha sottolineato a Radio-1 Alberto Villani, presidente della società italiana di pediatria (Sip) e componente del Comitato tecnico scientifico. «Dobbiamo ricordarci che l'influenza è una malattia più impegnativa di quello che viene comunemente ritenuto, soprattutto per i bambini piccoli - ha aggiunto il presidente Sip -. Fare il vaccino significherebbe far sì che i bambini non si ammalino, non facciano controlli ambulatoriali, visite al pronto soccorso ed evitino eventuali ricoveri».

Altro punto importante da ricordare, ha sottolineato, è che a vaccinarsi «debbano essere tutti gli operatori sanitari». La vaccinazione sarebbe comunque raccomandata ma non obbligatoria. E a proposito delle pressioni che arrivano invece da diverse società di pediatria per un vaccino antinfluenzale obbligatorio rivolto ai bambini fino a 14 anni, Villani ha rilevato come «l'obbligo di vaccinazione dal punto di vista della cultura sanitaria di un popolo rappresenta sempre una sconfitta, sarebbe opportuno che tutti fossero convinti della necessità e opportunità di vaccinarsi senza ricorrere all'obbligo».

Tuttavia, ha concluso, «in alcune fasi storiche è importante ricorrere all'obbligo per fa sì che la popolazione sia protetta».

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