Iseo, quando sviluppo fa rima con rispetto dell’ambiente

«L’esperienza positiva di Iseo dimostra che è possibile uno sviluppo compatibile con il benessere dei cittadini residenti e con l’ambiente». Le parole del sindaco Riccardo Venchiarutti sono una sintesi efficace del dibattito dell'altra sera (qui il video integrale), nella sala del Castello Oldofredi, intorno al nostro Rapporto sulla qualità della vita, edizione 2017.

Al tavolo dei relatori, oltre al sindaco, il nostro vice direttore Gabriele Colleoni e il direttore territoriale di Ubi Banca, Massimo Baricelli, coordinati dal vice caporedattore Claudio Venturelli. Protagonista della serata, ovviamente, la capitale del Sebino, al quarto posto nella graduatoria finale della nostra ricerca condotta sui 38 Comuni bresciani maggiori. «Un risultato che ci lascia molto soddisfatti», ha riconosciuto il sindaco.

L’economia e il lavoro, il tenore di vita, i servizi sono i principali elementi di eccellenza di una cittadina che ha fatto del turismo (e di quanto ruota intorno ad esso) la principale risorsa. Ci sono 50 bar, 1.249 imprese attive, un’alta spesa per il sociale e l’istruzione (rispettivamente 174 e 137 euro pro capite), 7 sportelli bancari (oltre 26mila euro il deposito medio). Numeri importanti, cui aggiungere le 406mila presenze turistiche registrate nel 2017 (sulle 690mila totali del Sebino) nella prima stagione post Christo. Quest’ultimo, del resto, secondo un istituto di ricerca, avrebbe generato ricadute - sull’intero territorio lacustre - per 280 milioni.

«L’effetto Christo è stato misurato, ed è straordinario», ha sottolineato il sindaco. Non si tratta soltanto di un beneficio economico. Il nostro vice direttore, Gabriele Colleoni, ha messo in evidenza anche altri aspetti. L’onda lunga di The Floating Piers insegna «che nel Bresciano abbiamo una potenzialità eccezionale di luoghi ed eventi, di cui finalmente abbiamo preso consapevolezza». Ci dice che «il territorio è un insieme di fattori, che devono funzionare»; dimostra «che si possono fare grandi cose soltanto quando ci si mette in rete». Imprenditori. Iseo evidenzia un pregevole spirito imprenditoriale.

«Una qualità che viene da lontano», ha commentato Venchiarutti. Una scelta precisa fatta da tempo: niente grandi industrie, ma commercio e servizi. «Una strada vincente, che ha prodotto un buon tenore di vita generale». Certo, c’è anche chi sta male. La crisi, anche se meno che altrove, ha colpito pure qui: basta pensare all’impegno messo in campo dalle Acli con i progetti cantieri solidali (ne parliamo in altra parte della pagina). Il settore turistico ha bisogno del sostegno del credito, in particolare per quanto riguarda la qualità delle strutture ricettive.

Massimo Baricelli ha sottolineato che «Ubi dispone di linee specifiche per gli investimenti e per il sostegno alla stagionalità. Soprattutto vogliamo accompagnare i progetti con i nostri consulenti per trovare le soluzioni giuste. Siamo una banca del territorio e vogliamo essere protagonisti del suo sviluppo, anche con una presenza fisica». Baricelli ha annunciato che in questi giorni la filiale iseana sarà sottoposta a lavori di riqualificazione per renderla più accogliente e funzionale.

Un altro tema stimolante riguarda la demografia. Iseo, come altri centri turistici, registra una bassa natalità, un’età media piuttosto alta, famiglie con pochi componenti e un alto costo della casa. «I Comuni turistici stanno vivendo dinamiche simili», ha spiegato Venchiarutti. L’invecchiamento è un fatto innegabile, ma c’è anche la parte positiva della medaglia «Molti pensionati, con una buona disponibilità di reddito, si trasferiscono in località attrattive. Alzano l’età, ma portano benefici economici». Del resto, il turismo cosiddetto senior è in grande espansione. Certo, bisogna favorire le giovani coppie, invogliarle a restare in paese. «Una della cose di cui vado più fiero come sindaco - ha detto Riccardo Venchiarutti - è l’apertura dell’asilo nido comunale a Pilzone. Un segnale preciso alle famiglie, oltreché una scelta che ha ravvivato la frazione».

Della necessità di dare «segnali di speranza ai giovani» ha parlato anche Gabriele Colleoni. Servono incentivi, a tutti i livelli, «per creare prospettive e fiducia nel futuro». Una mano possono darla gli istituti di credito. «Abbiamo diverse agevolazioni per i giovani che vogliano acquistare casa», ha specificato Baricelli. «Ci sono condizioni di mercato mai viste, ancora vantaggiose, sia per i prezzi delle abitazioni che per la disponibilità del credito». Insomma, adesso conviene come non mai.

Iseo, nella graduatoria che riguarda questo tema, soffre per i furti e gli atti vandalici. Una debolezza che sconta l’«attrattività» del territorio e la grande massa di presenze turistiche. «Tuttavia - ha commentato il sindaco - non c’è una percezione di emergenza. Certo, ci sono episodi di microreati, ma sul mio tavolo non arrivano segnali di allarme da parte dei cittadini». Sul tema della violenza, ma in tutt’altro contesto, Venchiarutti ha segnalato invece la risposta ad una emergenza drammatica. «Ad Iseo funziona la Rete di Daphne, un servizio contro la violenza sulle donne. Abbiamo una casa che accoglie quelle che hanno subito maltrattamenti. È un servizio di straordinario valore morale e concreto, di cui andare orgogliosi». Una delle realtà operanti nel sociale, un pezzo della fitta rete che rende Iseo una comunità viva e coesa. Un posto dove vivere bene, oltre i numeri dei depositi bancari e del reddito medio.