Outdoor

Passo dopo passo, un’estate alla scoperta delle strade storiche

In edicola con il GdB i due volumi editi da Grafo dedicati agli itinerari sulle orme degli antenati
Vaghezza, bellezza a perdifiato - © www.giornaledibrescia.it
Vaghezza, bellezza a perdifiato - © www.giornaledibrescia.it
AA

Mai come quest’anno il turismo di casa nostra è pronto a farla da padrone. Non solo perché i mesi difficili dell’emergenza coronavirus ci hanno costretti tra le pareti domestiche per quasi tre mesi e la voglia di uscire e godersi la natura è tanta, ma anche perché, tra collegamenti aerei limitati e confini che riaprono a fatica, la riscoperta delle bellezze nostrane torna in cima ai desideri dei bresciani.

Vacanze di prossimità, dunque, ancora meglio se costellate di gite suggestive con andata e ritorno in giornata. Quale momento migliore, allora, per riscoprire gli itinerari più affascinanti e carichi di storia della nostra provincia? Gli amanti delle camminate en plein air e delle escursioni in montagna (ma non solo) troveranno utilissime le due guide «In cammino con i nostri antenati», edite da Grafo e scritte da Luca Bonomelli, in edicola con il Giornale di Brescia a 9 euro più il prezzo del quotidiano.

Il primo volume è già disponibile in edicola in allegato al GdB, è interamente dedicato alla Valle Camonica. Il secondo è in edicola da mercoledì 17 giugno e prende in esame il Sebino, la Val Trompia, la Val Sabbia e il Garda. Entrambi i volumi sono stati concepiti per guidare il camminatore lungo vecchie strade e mulattiere, un tempo battute ogni giorno e ora cadute in disuso. Percorrere quei tracciati, dunque, non solo permette di tuffarsi nella natura e in splendidi panorami, ma anche di rivivere un pezzo della storia dei nostri antenati.

«La raccolta di itinerari - si legge nell’introduzione dell’autore - ci permette di rivivere simobolicamente l’andirivieni di chi un tempo si recava al lavoro o a scuola, di chi pensava a far affari e provviste nei mercati, di chi si recava in pellegrinaggio in un importante santuario o di chi portava al pascolo gli animali».

Un passo dopo l’altro, dunque, per riappropriarsi della storia di chi ci ha preceduto e immergersi in un’epoca in cui, senza i moderni mezzi di trasporto, il cammino non era un semplice spostamento fisico ma un’autentica dimensione. Un’estate in cammino. I due volumi approfondiscono le diverse zone della nostra provincia: il primo la Valcamonica e il resto nel secondo.

E se la sfida fosse dedicare le vacanze a una vera e propria panoramica, scarponcini ai piedi, delle bellezze che il territorio bresciano sa offrire? Non solo le mete più blasonate, che attirano turisti da ogni dove, ma anche quegli scorci inediti, spesso fuori dagli itinerari più in voga, che meritano di essere conosciuti. Camminare, si sa, è un po’ come «pensare con i piedi»: un’attività che insieme alla fatica del corpo stimola la mente ad andare più veloce, trasformarsi in una spugna pronta ad assorbire la meraviglia che ci circonda e che spesso rischiamo di dare per scontata. Se è vero che la quarantena ci ha resi più introspettivi, riconquistare la libertà in questo modo è coerente. Un itinerario alla volta, prendendoci cura dei tesori di casa rendendo loro omaggio, magari scoprendo percorsi nuovi, per poi scambiarseli, raccontarseli, mischiando avventure ed impressioni.

Ciascun libro raccoglie alcuni percorsi storici e, pur non avendo la pretesa di ricostruire con esattezza ogni tracciato antico, si pone l’obiettivo di proporre quelli più chiari nel loro sviluppo e meglio conservati. Per tutti gli itinerari Luca Bonomelli propone un’introduzione geografica, ambientale e culturale: è importante capire dove stiamo andando a lasciare la nostra impronta, sopra quelle di chi ci ha preceduto. Inoltre, ogni escursione ha una scheda tecnica riassuntiva, una cartina semplice e intuitiva corredata da fotografie e, naturalmente, la descrizione dettagliata del percorso da affrontare. Non mancano tempi di percorrenza, grado di difficoltà, dislivelli e note sui tracciati, che si dividono in turistici (perlopiù su strade e mulattiere), escursionistici (con dislivelli anche impegnativi e con brevi tratti esposti) e per esperti (su sentieri o tracce di essi, per affrontare i quali serve un’attrezzatura idonea e una particolare attenzione, non adatti a famiglie con bambini). Insomma, zaino in spalla e borraccia piena: siete pronti a camminare con i nostri antenati?

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia