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Altro che vacanze al mare, il vero relax è in convento

Sempre più italiani scelgono di passare le vacanze in monastero: già 1600 le strutture che si sono rese ospitali.
In Umbria, ci sono parecchi conventi trasformati in hotel - © www.giornaledibrescia.it
In Umbria, ci sono parecchi conventi trasformati in hotel - © www.giornaledibrescia.it
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In un secolo nel quale è lo stress a contendersi lo scettro della malattia per eccellenza sono sempre di più i vacanzieri che spinti dalla voglia di relax si rifugiano per le ferie nei luoghi del silenzio per antonomasia: monasteri e conventi aprono le loro porte e non sono pochi gli italiani che hanno deciso di approfittarne. Da un capo all’altro della penisola sono 1600 le strutture che, già da quest'estate, si sono adoperate per offrire rifugi spartani – ma non sempre: infatti non mancano anche i luoghi lussuosi – dove i visitatori possono trovare silenzio, meditazione ed eventualmente partecipare alle attività liturgiche e di approfondimento organizzate dai monaci e 123mila i posti letto.

Strutture che costellano la penisola da Nord a Sud: dal santuario di San Romedio a Trento immerso nella tranquillità del bosco, alla comunità monastica di Bose, nel biellese, dove non sono previste tariffe ma offerte libere, passando dal Garda dall’eremo di San Giorgio, che custodisce una biblioteca con oltre 30mila volumi, da Siena, all’abbazia di Spineto, famoso dal 2013 dopo che il premier Letta vi condusse i ministri del suo governo per compattare il gruppo, fino all'Eremo di Sant'Ilarione a Caulonia nei pressi di Reggio Calabria.

Non solo in Italia però, anche la Grecia e il Nord Europa offrono alternative simili. Uno dei monasteri più celebri è quello che si trova sul Monte Athos in Grecia. Solo gli uomini sono ammessi al suo interno e sembra che il Principe Carlo di Inghilterra sia solito passarvi qualche giorno in solitudine.

 

 

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