Economia

Roversi, Fiaip: «Nel 2019 l'immobiliare ci darà soddisfazioni»

Il 9 e il 10 febbraio 2019 a Villa Fenaroli torna l’importante evento del Meeting Immobiliare
L’appuntamento con il Meeting Immobiliare è a febbraio a Villa Fenaroli - © www.giornaledibrescia.it
L’appuntamento con il Meeting Immobiliare è a febbraio a Villa Fenaroli - © www.giornaledibrescia.it
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Complice un mercato in ripresa, l’edizione 2019 del Meeting Immobiliare (in programma il 9 e il 10 febbraio) si apre sotto i migliori auspici. Parola di Maurizio Roversi, presidente della sezione bresciana della Fiaip, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali.

Presidente, dal suo osservatorio come ritiene sia andato il 2018 e quali pensa saranno i driver più interessanti del 2019?
«Senza dubbio il 2018 sta confermando l’andamento che ha già caratterizzato il 2017, vale a dire quello di un trend tendenzialmente positivo ed un buon sentiment da parte degli associati. Certo, come sempre ci sono settori di mercato che vanno di più ed altri che vanno meno: mentre è senza dubbio ripartito il residenziale, in particolare quello sino ad un certo prezzo (tra i 100mila e i 200mila euro), va a rilento il mercato della ville datate, sul quale ha la meglio quello degli immobili nuovi e con prestazioni energetiche interessanti. Parlando di Brescia città, poi, è ancora bloccato il comparto della vendita di immobili commerciali, con forti riduzioni anche sulla locazione: del resto, abbiamo una quantità di metri quadrati commerciali veramente eccessiva, ed oggi paghiamo le conseguenze del fatto che c’è stata troppo poca programmazione negli anni passati. Anche il direzionale non è ripartito come avremmo sperato: nel 2018 si è mosso qualcosa in più rispetto al 2017, ma con sacrifici importanti da parte dei costruttori».

Si è molto parlato in questi mesi del ritorno al mattone come bene rifugio. Lei condivide questa lettura?
«Diciamo che seppure non lo abbiamo percepito sui negozi e sui capannoni, come accadeva una volta, c’è senza dubbio qualcuno che sta tornando a mettere a reddito unità immobiliari da arredare e affittare, anche se la percentuale degli acquisti di questo tipo è ancora piuttosto esigua, indicativamente intorno al 10/15% del totale. Certo, al di là dei numeri, è un segnale importante: i depositi stanno aumentando e investire nel mattone risulta ancora una delle scelte più sicure in questo momento. Anche perché abbiamo qualità di costruzioni elevate, valori a livelli molto bassi rispetto ai livelli pre-crisi e accesso al credito che non ha mai avuto condizioni migliori».

Le condizioni peggioreranno?
«Credo non nell’immediato. A parer mio il 2019 vedrà magari un lieve aumento dei mutui, ma non un aumento di valori immobiliari, quanto meno a Brescia. Del resto, oggi i numeri delle compravendite a livello nazionale sono tornati quasi ai livelli pre-crisi. Certo, c’è anche il mercato delle aste...».

Che ha drogato mercato, intende?
«Senza dubbio, soprattutto negli ultimi anni, ma già adesso non c’è più molto di interessante: diciamo che ha inciso molto sulle vendite del 2016 e del 2017, meno su quelle del 2018. In ogni caso mi sento di ribadire che non è un mercato per tutti, anzi: è necessario affidarsi a professionisti e esperti per non correre rischi.

Come vede il 2019?
«Il 2019 potrà dare grandi soddisfazioni, ma c’è bisogno di interventi dall’alto, in ambito fiscale come urbanistico. Alcune cose, come l’allargamento della cedolare secca, sono state già proposte, e credo che avrebbero un effetto volano importante. Poi, naturalmente, è assolutamente necessario rinnovare le agevolazioni fiscali per il recupero e le riqualificazioni: tutto ciò che è stato fatto in questi anni va mantenuto».

 

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