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Export manager in «affitto», la scommessa di Tem Italia

La startup bresciana nata in seno a Talent Garden ha preso casa in città
Tem Italia, export manager «in affitto» per le esigenze di piccole e medie imprese - Foto tratta da www.temitalia.it
Tem Italia, export manager «in affitto» per le esigenze di piccole e medie imprese - Foto tratta da www.temitalia.it
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Tem Italia prende casa in città e punta su servizi «sartoriali» per le imprese. La startup bresciana che affitta temporary export manager, a poco meno di tre anni dalla sua nascita in seno a Talent Garden, ha infatti iniziato a camminare con le proprie gambe e a crescere, anche grazie ad una nuova e luminosa sede in via Massimo D'Azeglio, a Brescia.

«Si parla tanto delle startup ma molto meno del percorso che intraprendono per diventare imprese a pieno titolo - spiega Damiano Santini, socio fondatore di Tem insieme a Micol Vezzoli -: noi qui stiamo facendo proprio questo, anche grazie all'inserimento di due nuove figure che svolgono un ruolo di raccordo tra noi, gli export manager e le aziende che richiedono i nostri servizi».

Tem Italia, che oggi ospita sulla sua piattaforma di affitto oltre 400 temporary export manager che mettono a disposizione le proprie competenze, offre infatti alle imprese che si affidano a lei, per lo più piccole e medie imprese, una serie di servizi di consulenza su misura difficilmente rintracciabili altrove. Tanto che uno dei co-founder della startup bresciana si perita di spiegare nel video che segue quali siano le specificità del loro ambito di azione. 

Qualche esempio? Da un lato, quello di Export Assistant, una sorta di back office commerciale estero in affitto per le imprese in cui i manager di Tem Italia entrano nell’azienda e svolgono alcune funzioni che gli imprenditori non sono in grado o non hanno tempo di fare. Dall’altro, quello dell’Export Start up, vale a dire una «guida pratica» per le imprese che non hanno mai venduto all’estero e necessitano di alcune informazioni di base per capire come muoversi ed individuare i mercati di riferimento più idonei a far crescere il proprio business.

In mezzo, naturalmente, ci sono una marea di sfumature, tutte quelle della variegata gamma di pmi che popolano il Nord Italia e che, naturalmente, hanno esigenze spesso diversificate tra loro, e ambiti di mercato che spaziano dalla meccanica all'agroalimentare. Inoltre, la società di via Massimo D'Azeglio ha messo a punto anche una serie di contenuti formativi da mettere online, a beneficio delle imprese come degli stessi export manager iscritti.

«L'idea è proprio quella di sfruttare il canale digitale ma per valorizzare la nostra dimensione propriamente fisica, nella convinzione che la tecnologia aiuti ma non sostituisca mai le competenze personali», tira corto Damiano Santini che invita a superare la logica secondo la quale esportare è un lusso solo dei grandi. «Oggi tutto il mondo è a portata di tutte le imprese - conclude - basta sapervisi affacciare preparati e con gli strumenti giusti. Ed è quello che noi possiamo garantire ai nostri clienti».

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