GdB & Futura

È il tema dei temi: che fare di chi ha passato i 40?

Servirebbero più sostegni alla formazione 4.0: ne va del destino delle nostre fabbriche e dell’Italia
Necessario investire sulla formazione
Necessario investire sulla formazione
AA

Manca personale qualificato. La cosa ci sta venendo fuori dalle orecchie. Ce lo ripetono e lo ripetiamo da mesi, anni ormai. E qualcosa ovviamente bisognerà fare in questa direzione ad esempio, per restare a questi giorni, rinnovando impegno, risorse ed intelligenze per far sì che i corsi di istruzione per super- tecnici (gli ITS) vadano deserti.

Sonia Zanon, nell’incontro in sala Libretti di qualche giorno fa, ha fatto l’elenco delle figure professionali richieste dal mercato e quelle che lo saranno di qui a poco (figure quasi classiche, il big data analyst, a figure mai sentite tipo il broker del tempo). Tutti quindi a cercare gente qualificata.

Resta quasi sospesa la domanda sul destino di quegli altri, di tutti gli altri, quelli che già lavorano in azienda e che magari hanno, chessò, una quarantina d’anni, cinquanta. Gente che deve stare in fabbrica ancora dieci o vent’anni e che han perso il treno (perché al tempo non passava) del 4.0. Che ne facciamo? Bisognerà inevitabilmente e doverosamente formarli. La gente capisce che deve darsi una mossa. Servirebbe anche una classe politica che capisca che questa cosa qui - formare massicciamente, come non mai, gente nel pieno del vigore fisico ed intellettuale - non è un optional. Ne va del destino delle nostre fabbriche e dell’Italia.

Meglio insegnare a pescare che regalare il pesce, come si sta facendo. Hanno ribaltato un’idea-guida piuttosto diffusa: think big, start small. Qui si è pensato in piccolo e partiti in grande. Il fallimento rapido è praticamente assicurato. Quanto alla velocità del rialzarci la vedo spessa.

 

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