Cucina

Osteria de l’Orbo, quattro generazioni per 90 anni di cucina

Il locale di Virle Treponti, oggi gestito dai fratelli Danilo e Ave Vitali, segue con orgoglio la tradizione
Nuove generazioni all'Osteria de l'Orbo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Nuove generazioni all'Osteria de l'Orbo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Quattro generazioni e novant’anni di attività per l’«Osteria de l’Orbo» di Virle Treponti. Una storia che parte nel 1930 e arriva ai giorni nostri senza mai snaturarsi, mantenendo con orgoglio salde le tradizioni dell’osteria, nella quale si respirano aria di casa e profumi di cucina casereccia. Tutto comincia come detto nel 1930 quando Francesco Messedaglia, nonno materno degli attuali gestori, i fratelli Danilo e Ave Vitali, perde la vista mentre è al lavoro in una cava.

Con il risarcimento ottenuto pensa di aprire il locale, che lui senza piangersi addosso chiama «Osteria de l’Orbo», in nome della sua improvvisa cecità. Il posto, al confine fra il Comune di Rezzato e quello di Mazzano, diventa subito un luogo frequentato dai viaggiatori, anche perché la cucina della moglie di Francesco, la signora Argenide, di origini mantovane, si fa apprezzare da subito.

Nel 1966 entra la seconda generazione con la mamma degli attuali gestori, Teresa, anche lei appassionata cuoca che vive per quel suo locale sino al 1992, anno in cui subentrano ufficialmente i figli Danilo e Ave. Entrambi hanno frequentato la scuola alberghiera, oltre ad aver vissuto esperienze in altri locali per farsi le ossa ed essere veramente pronti per traghettare nella terza generazione l’eredità familiare di ristorazione.

Negli anni in cui mamma Teresa (mancata nel giugno scorso) è stata al timone del locale il mondo è cambiato, intorno all’osteria si è costruito e il luogo non è più isolato. Attorno sono sorti altri locali, ma l’appeal dell’osteria, con le sue atmosfere familiari, è rimasto inalterato. Inutile dire che anche Danilo e Ave sono fedeli a quella cucina del territorio che in questi novant’anni non è mai venuta meno, con una proposta di piatti «generosi» e stagionali come li definisce Danilo.

Ora ad affiancare papà e zia e a farsi le ossa inizia il suo percorso Giorgio, che rappresenta la continuità e la quarta generazione, con la certezza che l’«Osteria de l’Orbo» manterrà le aspettative di chi desidera assaggiare i veri sapori della tradizione da ormai nove decenni.

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