Gli chef verso il gran finale: «Ricette che sapranno stupire»

La nostra iniziativa verso la serata finale del 12 marzo, per gli chef «edizione di alto livello»
Beppe Maffioli e Piercarlo Zanotti nella cucina del Carlo Magno - Foto Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
Beppe Maffioli e Piercarlo Zanotti nella cucina del Carlo Magno - Foto Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
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Stupore e soddisfazione. È in questi due termini la sintesi dei commenti di alcuni dei migliori cuochi bresciani che saranno con noi al gran finale di «Chef per una notte» il 12 marzo.

Proprio Beppe Maffioli, coordinatore della squadra di assi dei fornelli e padrone di casa al Carlo Magno, esprime il piacere di vedere raggiunto uno degli obiettivi dell’iniziativa: diffondere cultura gastronomica.

«Ho letto tutte le ricette inviate - spiega - e ho visto che molti hanno fatto tesoro dei consigli che abbiamo dato in questi mesi; in tanti poi hanno messo in pratica le lezioni, sempre affollatissime, che ha ospitato Cast Alimenti. E i risultati si apprezzeranno ancor di più nella serata finale».

La sorpresa è invece sottolineata da Stefano Cerveni: «Mi ha stupito la creatività di tante proposte - è il commento dello chef del Due Colombe di Corte Franca - il livello si è innalzato, ci sono molte più attenzioni ai particolari, all’equilibrio, alla qualità». Sulla crescita diffusa delle proposte insiste pure Massimo Fezzardi dell’Esplanade di Desenzano: «Ho visto molta cura per territorio e stagionalità, più fantasia insieme alla voglia di mettersi in gioco, investendo l’attenzione e la competenza necessarie. È bello avere l’opportunità di rendere tanta gente partecipe del nostro lavoro».

Del confronto tra professionisti e dilettanti parla pure Fabio Mazzolini di Dalie e fagioli a Manerba: «Chef per una notte è un’occasione rara, un momento nel quale si lavora, ma soprattutto si scambiano opinioni tra cuochi e appassionati, uniti dall’amore per la cucina». Sceglie l’immagine dell’«asticella sempre più alta» Stefano Baiocco di Villa Feltrinelli a Gargnano per definire il livello della kermesse di questanno, ma aggiunge il piacere di partecipare alla festa finale: «Gli ingredienti per una grande serata ci cono tutti: stare insieme ai fornelli, con gente che ha la stessa passione è sempre bellissimo. In più c’è la presenza di tanti colleghi e di un maestro come Iginio Massari che non si finirebbe mai d’ascoltare».

Anche Piercarlo Zanotti del Cappuccini Resort di Cologne si dice felice dell’alto livello raggiunto «soprattutto quelli che assaggeremo nella serata finale: gustosi, originali e curati nell’estetica: niente a che vedere con l’accozzaglia di ingredienti che persino qualche cuoco professionista ancora scambia per creatività».

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