Economia

Superbonus 110%, perché un condominio dovrebbe dire no?

Non è detto che in assemblea tutto fili liscio: chi dirà che i lavori non sono poi così necessari e chi teme per i ponteggi...
I ponteggi sono spesso al centro delle diatribe in assemblea condominiale
I ponteggi sono spesso al centro delle diatribe in assemblea condominiale
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No, non è detto che tutto fili liscio in assemblea convocata per dire sì o no ai lavori del 110% e questo nonostante i molti vantaggi. Da Ponte di Legno arriva la notizia che un condominio ha detto no. La ragione? Il dover consegnare le chiavi al capocantiere per tre mesi ha frenato il sì. E poi mettete in conto i più classici battibecchi, qualche proposta che magari puzza di conflitto d’interesse oppure, e più semplicemente, qualcuno che non vuole avere per casa e per le scale muratori e tecnici vari.

C’è poi il tema, che già si registra in qualche assemblea, del rischio legato ai ponteggi che, nel caso di lavori per il cappotto termico, sono indispensabili. E qui emerge il timore legato al dover avere per qualche mese un ponteggio vicino a finestre e balconi con qualche rischio per la sicurezza. Nella gran parte, però, le assemblee condominiali sin qui tenute (ricordiamo che in assemblea basta la maggioranza dei condomini e un terzo dei dei millesimi) hanno espresso grande interesse.

Naturalmente, come abbiamo già avuto modo di ribadire, prima di avviare i lavori è necessario essere sicuri della qualità dei tecnici e dei professionisti che si incaricano di seguire pratiche e lavori. L’entità delle agevolazioni è tale che non è difficile pensare che i controlli saranno severi. E, come noto, a rispondere per lavori non adeguati saranno, in ultima istanza, i condòmini. Promemoria finale: ad ogni buon conto sarà bene - anzi: indispensabile - verificare la congruità delle polizze assicurative che ogni professionista deve presentare. Più è alta la polizza più garantiti saremo...

 

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