Economia

Gli enti religiosi esclusi dai vantaggi del Superbonus 110%

Le parrocchie non hanno accesso all'incentivo, né per migliorare l'efficienza energetica, né per ridurre il rischio sismico
Superbonus e cantieri: non sono poche le criticità applicative
Superbonus e cantieri: non sono poche le criticità applicative
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Gli enti religiosi non possono accedere ai vantaggi del Superbonus, né per migliorare l'efficienza energetica, né per ridurre il rischio sismico. Il decreto legge 34/2020 delinea in modo puntuale l'ambito della misura. I beneficiari «non profit» previsti all’articolo 119, comma 9, lettera d) bis, sono gli enti iscritti nei registri di settore, vale a dire le onlus, le organizzazioni di volontariato (odv), e la associazioni di promozione sociale (aps). Per questi, come confermato dall’Agenzia delle Entrate nei mesi scorsi, l'accesso al bonus è riconosciuto in senso ampio, senza operare la limitazione prevista per le persone fisiche e a prescindere dalla categoria catastale e dalla destinazione dell'immobile. Resta imperante però la necessità che i lavori riguardino l'intero edificio o l'intera unità immobiliare (circolare 30/E/2020).

I limiti, come detto, riguardano le parrocchie, ma la normativa deve tener conto anche della possibilità che queste costituiscano rami onlus, limitatamente ai quali potrebbero poi rientrare nel novero della misura. In quest'ambito si starebbe delineando anche un altro problema, visto che è in corso l'iter per l'approvazione e l'entrata in vigore del Registro unico nazionale del terzo settore, atteso per aprile di quest'anno, con il conseguente venir meno dei registri onlus, odv e aps. Non mancheranno quindi nuovi interventi legislativi.

La misura - riferendosi alle sole Onlus, Odv e Aps - potrebbe creare non poche criticità applicative, specie in ragione dell'imminente operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore, e il conseguente venir meno dei Registri Onlus, Odv e Aps.

 

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