Economia

Deldossi: «Il Dl Semplificazioni rischia di bloccare l'edilizia»

Il Superbonus 110% ha creato fermento nel settore: Ance chiede una proroga della scadenza del 2021
Ristrutturazioni edilizie spinte dal Bonus Casa 110%
Ristrutturazioni edilizie spinte dal Bonus Casa 110%
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La normativa italiana nel settore edilizio ha subito un forte scossone negli ultimi mesi e per le imprese del comparto questo cambiamento ha due facce. Da un lato filtra ottimismo grazie all'introduzione del Superbonus del 110% previsto dal Decreto Rilancio, «strumento che potrebbe fare da volano per il comparto, come già si nota dai primi segnali» conferma il presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili di Brescia Massimo Angelo Deldossi. Dall'altro però le modifiche al Decreto Semplificazioni «sono preoccupanti - aggiunge il numero uno del Collegio costruttori di Brescia -, perché si sta andando verso l'immobilismo, con il rischio di degrado dei nostri centri urbani e la deregolamentazione delle procedure di gara invece dello snellimento a monte delle stesse».

I timori di Deldossi, condivisi anche a livello nazionale, si focalizzano in particolar modo sulle proposte emendative all'articolo 10 del decreto: «Esiste un rischio elevato di blocco di tutti gli strumenti urbanistici esistenti, proprio quando sarebbe necessario più che mai aiutare le nostre città a rinascere dopo una crisi durissima e dopo anni di immobilismo - commenta Deldossi, che siede anche nel Comitato di presidenza nazionale di Ance -. Servirebbero quindi strumenti flessibili per demolire edifici in disuso privi di valore storico-artistico, dando nuova vita a zone dismesse e insicure». Il presidente si scaglia perciò contro «quella politica, fatta di vincoli e impedimenti, che blocca ogni iniziativa di recupero e di trasformazione urbana - sottolinea -. Peraltro mi pare evidente che questa impostazione non abbia impedito in questi anni il proliferare di ambiti di degrado, anche sociale, nei centri storici».

Il presidente Angelo Deldossi, alla guida di Ance Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Il presidente Angelo Deldossi, alla guida di Ance Brescia - © www.giornaledibrescia.it

In questo senso però il Bresciano e la Lombardia sono isole felici rispetto al resto del Paese. Secondo Deldossi infatti Brescia, intesa come città capoluogo di provincia, dispone già di un Piano urbanistico che regolamenta gli interventi in centro. La Regione ha invece varato nel dicembre scorso la legge 18/2019 sulla Rigenerazione urbana, normativa che sancisce un percorso unico per tutti i Comuni e che impone siano definiti entro la fine del 2020 gli ambiti all'interno dei quali si possa demolire e ricostruire. Il mercato si muove. «Permane però la preoccupazione sui tempi effettivi -, sostiene Deldossi -, e sulle difficoltà dei piccoli Paesi a dotarsi di adeguati strumenti».

Gli orizzonti sono invece più sereni e i segnali più incoraggianti per quanto riguarda il Superbonus del 110% riservato ai cittadini. «C'è fermento sia tra le aziende sia tra i privati - conferma il presidente di Ance -, e le prime impressioni sono positive».Deldossi mette in guardia su alcune criticità legate allo strumento, in primis quelle riguardanti gli aspetti tecnici. «L'argomento non è facile in quanto molto complesso e trasversale - sottolinea -. Il cittadino non può pensare di poter gestire il tutto da solo, deve farsi affiancare da esperti dato che in campo ci sono aspetti normativi, fiscali, strutturali, energetici e urbanistici». La seconda incertezza è invece legata all'aspetto temporale. Il termine ultimo per poter usufruire del Superbonus è il 31 dicembre 2021, «una scadenza che per gli operatori del settore equivale più o meno a dopodomani - rimarca -, vista la grande mole di procedure da mettere in atto prima di poter avviare qualsiasi tipo di intervento». Ecco perchè Deldossi si augura che la possibile proroga al 2024 ventilata dal ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli si concretizzi.

 

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