Economia

Bonus casa, la digitalizzazione dimezzata congela i cantieri

Si fa presto a dire smart working, ma senza accesso online agli atti le attività edili frenano
L'accesso agli atti diventa più complicato con lo smart working dei dipendenti pubblici
L'accesso agli atti diventa più complicato con lo smart working dei dipendenti pubblici
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Davanti al Covid va bene tutto o quasi. Davanti al virus si può anche mettere nel conto che alcune cose non funzionino al meglio. Prendiamo lo smart working, diciamo - per semplificare - il lavoro a distanza. Anche in queste ore il Governo spinge per ampliare la platea dei dipendenti (pubblici e non) affinchè ne facciano uso: che si lavori da casa, che si eviti di girare e di salire e scendere da tram e metro. Cautela comprensibile, doverosa verrebbe da dire. Purchè si abbia ben chiaro che questo è un provvedimento che, fatto in questo modo, può creare danni. E non tanto (o non solo) ai bar che hanno meno clienti.

Il danno è più di sostanza e va a toccare, in particolare, l’attività edilizia che già di suo (al netto del risveglio per il Superbonus 110%) non brilla. Che sta accadendo? Succede che con Covid e smart working gli uffici pubblici che devono rilasciare licenze, valutare permessi, accordare o meno i diversi via libera che un cantiere comporta, ebbene questi uffici vanno in tilt. Non sarà così dappertutto, ma in buona parte d’Italia e soprattutto nelle grandi città siamo al ko. A Roma il rilascio delle licenze è crollato del 50%, a Genova del 25%, va un po’ meglio a Milano. Ma attenzione: non è che ci sono meno domande per effetto del Covid.

No: le domande ci sono, ma non ci sono i permessi perché - per l’appunto - lo smart working frena la cosiddetta produttività degli uffici. Il problema dei problemi è la mancata o parziale digitalizzazione degli atti. Se gli atti non sono digitalizzati non c’è smart working che tenga: serve qualcuno che - fisicamente - vada a cercarsi in archivio quel che serve. Ma se questo qualcuno in ufficio non ci sta perché lavora da casa, ecco che si blocca o si rallenta tutto. Restiamo in fiduciosa attesa: a marzo un po’ di impreparazione era comprensibile, oggi la comprensione viene un po’ meno. Ben sapendo che digitalizzare non è cosa che si fa in quattro e quattr’otto. Ma decidere di partire sì: si può fare alla svelta.

 

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