Politica

Addio a Mario Scotti, sindaco e assessore in Provincia e Regione

La Redazione Web
Già primo cittadino di Monticelli Brusati, in Regione Lombardia ha ricoperto il ruolo di consigliere per tre legislature e di assessore prima al commercio e poi alla casa e lavori pubblici
Mario Scotti è morto all'età di 85 anni © www.giornaledibrescia.it
Mario Scotti è morto all'età di 85 anni © www.giornaledibrescia.it
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È morto all’età di 85 anni Mario Scotti, politico bresciano di lungo corso. Una carriera iniziata nel comune di nascita, Monticelli Brusati, dove ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale prima di diventare sindaco.

Tra il 1980 e il 1995 l’esperienza nell’amministrazione provinciale, dove è sia consigliere che assessore.

A metà degli anni Novanta il salto in Regione Lombardia, con l’ingresso in consiglio tra le fila del Centro Cristiano Democratico all’indomani delle elezioni del 1995. È la prima di tre legislature che vedranno Scotti al Pirellone. Nel 2001 assume il ruolo di assessore regionale al Commercio, dal 2006 al 2010 invece ricopre la carica di assessore alla Casa e ai Lavori Pubblici.

Nel mezzo – è il 2004 – si candida per l’Europarlamento in quota Udc, ma voti e preferenze non bastano per andare a Strasburgo.

I funerali di Mario Scotti saranno celebrati martedì 22 luglio a Monticelli Brusati.

Il ricordo

«Con profonda commozione apprendo della scomparsa di Mario Scotti, figura storica della politica lombarda e bresciana, punto di riferimento per una generazione di amministratori e cittadini – ricorda il capogruppo di Forza Italia in Provincia, Paolo Fontana –. Democristiano vero, orgoglioso delle proprie origini e interprete autentico di una visione popolare e cristiana della politica, Mario Scotti ha sempre agito con spirito di servizio e profondo rispetto per le istituzioni, mantenendo un legame sincero con il territorio e le sue comunità. Nel corso della sua lunga esperienza politica e amministrativa – prosegue Fontata –, ha saputo coniugare concretezza e valori, mettendo al centro la persona, la famiglia , l’impresa e il bene comune, senza mai cedere alle mode del momento. Il suo impegno lascia un’eredità di coerenza, competenza e umanità, che rappresenta ancora oggi un modello per chi crede in una politica fatta di ascolto, responsabilità e prossimità».

«Mario Scotti era prima di tutto un uomo di grande fede, un cattolico impegnato in politica per la sua comunità, per il suo territorio – ricorda Massimo Vizzardi, consigliere regionale –. Il suo servizio politico ad ogni livello era fra le persone, fra gli amministratori per raccogliere i bisogni e portare queste istanze nelle sedi opportune per dare risposte concrete. Lui ha testimoniato come l’essere moderati non significhi essere deboli, anzi: ha sempre perseguito i propri obiettivi con massima correttezza e grande fermezza e tenacia. Ho ancora in mente il nostro incontro nei giorni scorsi dove con la massima lucidità e col suo sorriso che tutti conosciamo, davanti alle mie parole con cui evidenziavo la difficoltà oggi di fare Politica per chi cattolico e moderato dinnanzi ad un mondo sempre più attratto dagli estremismi e da parole gridate, mi ha invitato a mai rinunciare al nostro fare politica, a credere sempre in una politica moderata e popolare ed ispirata ad i valori della dottrina sociale della Chiesa».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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