Popolo americano da modello per tutti a popolo «cattivo»
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Dopo la vittoria di Donald Trump sto assistendo in tivù a un bombardamento di prefiche e geremiadi del Pd, con forti contributi esterni di opinionisti altamente selezionati. Gli Statunitensi, fino a pochi giorni fa un modello da imitare, sono diventati improvvisamente un popolo immondo, sporco, cattivo e maleodorante di razzisti nazifascisti capeggiati dal Reichsführer Trump, brutto da far paura e al cui confronto Adolf Hitler appare quasi un benefattore gentiluomo. Non è che la rappresentazione che ci viene data della realtà sia talora un pochino distorta?
// Omar ValentiniSalò
Gentile Valentini, basta l'esito del voto a dimostrare che ci sono state forti distorsioni nella rappresentazione della realtà americana e i dibattiti degli opinionisti servono più a comprendere i mal di pancia (spesso legittimi) che a delineare strategie. Credo che i media, smaltito lo choc per essere stati cattivi profeti, debbano recuperare (e alla svelta) il loro ruolo di servizio, di vigilanza e, dove è necessario, anche di denuncia. Con quell’obiettività (e doveroso distacco dal potere, qualunque esso sia) auspicata anche da Pierluigi Bonazza nella lettera che segue. (n.v.)
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