Consigli di quartiere grande esperienza di partecipazione

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Con la presente voglio esprimere alcune considerazioni sui consigli di quartiere che esistono nella nostra città dal 2016 dopo la delibera comunale del luglio 2015. L’assessore alla Partecipazione Fenaroli ha voluto fortemente che essi fossero 33, come più o meno le parrocchie presenti nella nostra città, poiché la ragione che sta alla base della loro esistenza è la partecipazione e l’appartenenza al territorio. Il consiglio ha poi deliberato che i consiglieri fossero eletti con apposite elezioni su liste proposte dalle associazioni, che potessero votare i sedicenni e gli stranieri residenti da almeno 5 anni. Ora a distanza di 3 anni si può dire che i consigli di quartiere sono una realtà positiva di partecipazione dal basso, che alimenta la cittadinanza attiva, favoriscono una relazione costante, collaborativa e anche critica verso l’amministrazione della città! La natura sperimentale dei consigli di quartiere non ci autorizza a dire che essi siano stati un fallimento, come hanno affermato con una certa polemica i consiglieri di minoranza alla presentazione della relazione sui quartieri! Anzi al contrario i consigli di quartiere sono una presenza operosa, testimoniata dalle assemblee che si uniscono mediamente ogni 15 giorni su vari argomenti, quelli che preoccupano gli abitanti, come la sicurezza, la viabilità o la rigenerazione urbana, le buche delle strade o la presenza di iniziative culturali per giovani e bambini, o ancora per decidere di colorare di rosso una panchina del parco a ricordare le tante donne uccise nel nostro Paese dagli uomini che dicevano di amarle! L’esperimento ha consentito a oltre 200 persone di impegnarsi per il proprio quartiere, di provare a migliorarlo e a farlo interagire con le diverse realtà di partecipazione e di volontariato presenti! Certo, a fronte delle richieste poste dai consiglieri all’amministrazione gli uffici comunali si sono dovuti attrezzare per non lasciare inevase le loro domande e permettere una positiva collaborazione! Nell’ambito dei numerosi interventi di riqualificazione di strade e vie nella nostra città i presidenti dei 33 quartieri sono stati coinvolti per esprimere pareri, modifiche e criticità! Tutto ciò si chiama progettazione partecipata! Ora, questo esperimento di partecipazione va sicuramente migliorato e monitorato, ma non certamente cancellato, come fosse un fallimento! Dico invece che l’esperimento va mantenuto e migliorato, sia per rispetto all’impegno totalmente volontario di numerosi cittadini che hanno dedicato tempo ed energie ai propri quartieri per renderli più vivibili, ospitali e accoglienti, sia per far emergere nuove leve all’impegno politico-amministrativo. Infine la delibera approvata nel consiglio comunale del 16 aprile che prevede la modifica del regolamento per consentire ai 33 consigli di quartiere di rimanere in carica fino a ottobre, dopo l’insediamento della nuova giunta e del nuovo consiglio comunale a giugno, è stata una decisione di buon senso voluta dal gruppo di lavoro sul regolamento dei quartieri, per consentire ai consiglieri di continuare il lavoro intrapreso prima di effettuare il rinnovo dei consigli nell’autunno 2018! Mi auguro che chiunque governerà Brescia saprà mantenere questo esperimento di partecipazione per rafforzarlo e potenziarlo, come unico caso in Italia di coinvolgimento dei cittadini al miglioramento della loro città!

// Giovanna Foresti
Consigliere comunale PD

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