Aljcia merita un aiuto concreto per l’università

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Le scrivo dopo aver letto l’articolo dedicato alla festa per i neodiplomati dell’Istituto Lunardi di Brescia e in particolare la storia di Aljcia, la ragazza di origine polacca che si è maturata con il massimo dei voti più la lode, conseguendo peraltro il doppio diploma italiano e francese: «Una storia esemplare», titolate voi, perché questa ragazza ha sempre lavorato per mantenersi agli studi e ora si fermerà un anno con l’obiettivo di mettere da parte il denaro necessario per iscriversi all’università, dove sogna di studiare Relazioni internazionali. Una storia che non può che interpellarci, aggiungo io, perché questa bravissima ragazza merita il meglio e magari anche un aiuto da parte nostra. Così, appena chiuso il Giornale di Brescia, ho acceso il computer per scriverle che vorrei contribuire agli studi di Aljcia. Non posso fare molto, giusto mettere a disposizione una piccola somma, ma mi auguro che altri lettori condividano il mio sentire e, se la ragazza vorrà, darle una mano nella costruzione del suo futuro. Sarebbe bello se la giovane Aljcia non dovesse aspettare un anno prima di andare all’università, rimanendo indietro (proprio lei...) rispetto a tanti suoi coetanei! Che ne pensa? Cosa mi consiglia di fare?

// Claudia Gentile Claudia, lei ha perfettamente ragione. Questa ragazza merita un aiuto. Oltre alla sua lettera sono giunte ieri mattina al giornale anche due telefonate di altrettanti lettori che hanno manifestato la volontà di contribuire per sostenerla negli studi. Lunedì ricontatteremo la scuola e Aljcia per esplicitare loro questo moto spontaneo di «adozione» al quale anche noi intendiamo aderire. Verificheremo se ci sono le condizioni e la terremo informata. (n.v.)

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