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Stato di emergenza alle Maldive: stallo in Parlamento

Il presidente vuole altri 15 giorni, ma il Governo non ha voti
Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
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Il governo delle Maldive è impegnato oggi in una corsa contro il tempo per far approvare in
Parlamento
(Majlis) un'estensione di 15 giorni dello stato di emergenza decretato il 6 febbraio dal presidente Abdala Yameen e in scadenza oggi, ma nessuna votazione è stata possibile ieri in
aula per mancanza del numero legale. Lo riferisce il quotidiano online Avas (Veloce).
La proposta di proroga presentata da Yameen è stata approvata con qualche modifica dal Comitato per la Sicurezza nazionale del Parlamento e rinviata al plenum. Ma contrariamente agli auspici del governo, soltanto 39 parlamentari si sono presentati in aula per il dibattimento, mentre la Costituzione prevede che le votazioni debbano avvenire con la presenza di almeno la metà dei
membri del Majlis, ossia 43.

Questo è dovuto al fatto che tre membri dei cinque membri della Corte Suprema (gli altri due, il presidente ed un giudice, sono stati arrestati con l'accusa di aver tentato un colpo di Stato) hanno bloccato temporaneamente il reintegro di 12 parlamentari di opposizione sospesi in precedenza. In più i parlamentari oppositori del Partito democratico delle Maldive e del Partito Jumhooree hanno boicottato la seduta.
In questo ambito Avas ha scritto che esponenti del governativo Partito progressista delle Maldive starebbero avvicinando parlamentari dell'opposizione per «comprarne materialmente» il voto.

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