Italia e Estero

Sono 500 le cariche che il nuovo Governo dovrà decidere

Dal Copasir alla Rai, da Alitalia all'Eni: una valanga di incarichi e poltrone nelle mani del nuovo esecutivo
Poltrone, simbolo controverso del potere: 500 le nomine da decidere per il nuovo governo - © www.giornaledibrescia.it
Poltrone, simbolo controverso del potere: 500 le nomine da decidere per il nuovo governo - © www.giornaledibrescia.it
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Dal Copasir e dintorni alla Rai, dall'Alitalia all'Eni all'Enel: sono circa 500 le caselle dello spoil system e delle nomine nelle società partecipate che saranno decise dal nuovo Governo.

Se, come quasi tutto lascia prevedere, l'esecutivo che entro metà settembre otterrà la fiducia del Parlamento sarà formato da una maggioranza 5 Stelle-Pd-Leu, l'attuale Presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Lorenzo Guerini, che dovrebbe in ogni caso diventare Ministro, dovrà dimettersi e lasciare per precisa disposizione di legge l'incarico ad un esponente della minoranza, probabilmente di Fratelli d'Italia (Edmondo Cirielli o Adolfo D'Urso) oppure di Forza Italia (Giuseppe Moles o Elio Vito).

Come ha anticipato Luigi Di Maio, e più discretamente sollecita l'esponente del Pd Michele Anzaldi, la maggioranza giallorossa è intenzionata a procedere ad una modifica della legge di riforma della Rai. Si tratta del naturale sviluppo delle intese già collaudate da Pd e 5 Stelle in Commissione di Vigilanza e che hanno anticipato, prima ancora delle europee e dell'elezione dei nuovi vertici di Bruxelles, il ribaltone parlamentare nei confronti della Lega.

Due i fronti più prevedibili degli interventi che saranno decisi dal Governo 5 Stelle-Pd: Presidenza e Cda di viale Mazzini e riassetto di Reti, Tg e Radio. La partita delle consociate e delle Authority, fra nuove nomine e scadenze, presenta un fronte di oltre 400 vertici che dovranno essere selezionati e insediati fra l'autunno prossimo e la fine del 2020. Questo il quadro degli incarichi già scaduti, delle nuove nomine e delle scadenze.

Da nominare: Alitalia sia vertici che Cda.

Già scaduti e in proroga: Autority Privacy (Presidente Antonello Soro e 3 componenti); Cassa Depositi e Prestiti Immobiliare e Investimenti (Presidente Salvatore Sardo più 10 Componenti Cda); Fsi investimenti (Presidente Umberto Della Sala e 5 Componenti Cda); InvItalia (Presidente Tesauro Ad Arcuri e 5 componendi Cda); Sace (Presidente Alessandro Decio e 9 componenti Cda); Ansaldo energia (Presidente Giuseppe Zampini e 7 componenti Cda); Sogin (Luca Desiata e 5 componenti Cda); Simest (Alessandra Ricci e 7 componenti Cda); Fondo Innovazione (Nove componenti Cda); Sogel (Presidente Biagio Mazzotta). 

In scadenza: Eni (Presidente Claudio De Scalzi più 6 componenti Cda); Enel (Presidente Francesco Starace e 6 componenti Cda); Trenitalia (Presidente Orazio Iacono e 6 componenti Cda); Rfi (Maurizio Gentile e 6 componenti Cda); Leonardo (Presidente De Gennaro Ad Profumo e 8 componenti Cda); Poste (Presidente Matteo Del Fante e 6 componenti Cda); Terna (Presidente Luigi Ferraris e 6 componenti Cda); Fintecna (Presidente Salvatore Saerdo e 5 componenti Cda); Consip (Presidente Cristiano Cannarsa e 3 componenti Cda); Enav (Presidente Roberta Neri e 6 componenti Cda); Banca Mps (Presidente Marco Morelli e 14 componenti Cda).

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