Italia e Estero

Scuola, «in Lombardia 13mila cattedre scoperte»

Il presidente Fontana sottolinea come il problema sia legato all'indisponibilità da parte dei professori del sud a trasferirsi al nord
Studenti e studentesse fuori da una scuola - Foto Ansa/Luca Zennaro © www.giornaledibrescia.it
Studenti e studentesse fuori da una scuola - Foto Ansa/Luca Zennaro © www.giornaledibrescia.it
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«A settembre 13.000 cattedre, a tempo indeterminato, rimarranno scoperte in Lombardia. Comprendo bene la difficoltà di chi dal Sud dovrebbe trasferirsi. Proprio per questo, nella nostra proposta di Autonomia, avevamo previsto un'integrazione degli stipendi, che tenesse conto del costo della vita e delle differenze tra i territori». 

Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentando le notizie, diffuse dalla stampa e dalla Cisl Scuola Lombardia, secondo cui tredicimila cattedre saranno scoperte in tutta la Regione, a causa dell'indisponibilità da parte dei professori del sud ad accettare di trasferirsi al nord per via dell'elevato costo della vita

«Ci hanno accusato di voler reintrodurre le gabbie salariali - ha aggiunto Fontana - di voler penalizzare i docenti del sud, mentre è chiaro, come dimostra il grido di allarme dei sindacati, che ad essere penalizzati sono quelli che lavorano al nord che, a parità di stipendio, si trovano ad affrontare un costo della vita che è quasi il doppio di quello del sud. Ecco il perché del ricorso all'incentivo».

 

 

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