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Perché fare i fari per segnalare un posto di blocco è reato

Ecco perchè segnalare un posto di blocco, con qualsiasi mezzo, è interruzione di pubblico servizio
Posti di blocco © www.giornaledibrescia.it
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Ma segnalare un posto di blocco è reato? Ce lo avete scritto dopo la pubblicazione della notizia, arrivata dall'Astigiano, della denuncia di 23 persone che, attraverso una chat, segnalavano i posti di blocco.

E la risposta è sì, è reato: interruzione di pubblico servizio, articolo 340 del codice penale che recita «La condotta interruttiva si sostanzia in una mancata prestazione o cessazione totale dell'erogazione del servizio per un periodo di tempo apprezzabile, mentre il turbamento si riferisce ad un'alterazione del funzionamento dell'ufficio o servizio pubblico nel suo complesso».

Importante anche la durata: «il reato è configurabile anche quando i fatti di interruzione o di turbativa incidono in qualsiasi misura sui mezzi che sono apprestati per il funzionamento del servizio, non occorrendo che essi concernano l'intero sistema organizzativo dell'attività».

Quindi fare i fari ad intermittenza per segnalare un posto di blocco, o segnalarlo in una chat, interferisce con il lavoro delle forze dell'ordine che non sempre sono lì per sanzionare, ma anche per cercare un malvivente. E certo non mettono i cartelli per dirci che cosa stanno facendo

 

 

 

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