Italia e Estero

Nuovo Dpcm, Conte: «Vogliamo preservare salute ed economia»

Il presidente del Consiglio ha spiegato le 20 pagine del nuovo provvedimento in vigore dalla mezzanotte di oggi fino al 24 novembre
NUOVA STRETTA DA LUNEDI'
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Il Premier Giuseppe Conte ha firmato nella notte tra sabato e domenica il nuovo Dpcm contenente le nuove restrizioni con valenza sino al 24 novembre. Moltissime le reazioni contrariate che si levano dal mondo della ristorazione, della scuola e dello sport.

Ecco che cosa è emerso durante la diretta da Palazzo Chigi durante la quale il premier ha illustrato le 20 pagine del provvedimento in vigore dalla mezzanotte di oggi. 

«L'obiettivo è chiaro, vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica perché solo così riusciremo a gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti. Ma questo significa offrire risposta efficiente e cure adeguate a tutti i cittadini e scongiurare lockdown generalizzato, il Paese non può più permetterselo». 

«L'analisi della curva epidemiologica segnala una rapida crescita. In tutti i territori della nostra Penisola lo stress che ne consegue sul sistema sanitario hanno raggiunto livelli preoccupanti. L'indice RT ha raggiunto soglia critica di 1.5, questo rende più difficoltose le operazioni di tracciamento».

«La chiusura di teatri, sale concerto e cinema è stata una decisione particolarmente difficile, tra le altre».

 

«Non abbiamo introdotto il coprifuoco, non è una parola che amiamo, ma raccomandiamo di muoversi solo per motivi di lavoro, salute studio e necessità e di non ricevere a casa persone che non siano del nucleo familiare».

«Ci sarà credito di imposta per affitto commerciale per i mesi di ottobre e novembre, verrà cancellata la seconda rata Imu dovuta per il 16 dicembre, confermata la cassa integrazione e una nuova indennità mensile per gli stagionali di turismo, spettacolo, lavori intermittenti dello sport. Offriremo una ulteriore mensilità del reddito di emergenza e misure di sostegno per la filiera agro-alimentare. I ristori arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati con bonifico bancario dell'Agenzia delle Entrate».

«I nuovi indennizzi sono tutti aggiuntivi a quelli già in vigore e confidiamo di andare in Gazzetta Ufficiale già martedì. Vediamo se il Cdm sarà lunedì o martedì».

«L'Italia è un grande paese, l'abbiamo dimostrato la scorsa primavera, ce l'abbiamo fatta nella prima fase e ce la faremo anche adesso. Riusciremo così ad affrontare dicembre e le festività natalizie con maggiore serenità».

«Questo governo, pur nella varietà di sensibilità e posizioni, ha un obiettivo ben chiaro e queste misure delineano un quadro chiaro: non vogliamo penalizzare direttamente il tessuto produttivo ed economico, ma nello stesso tempo se non stringiamo quelle misure difficilmente potremmo venirne a capo in questo mese novembre. Noi confidiamo che a novembre soffriremo un poco ma poi torneremo a respirare».

«La commissione europea ha stipulato contratti che prevedono già a dicembre le prime dosi di vaccini, se questi impegni saranno confermati potremo intervenire subito per distribuire i vaccini alle categorie più fragili e agli operatori sanitari che sono esposti al pericolo»

«I dati che stiamo esaminando dicono che la pandemia sta correndo in maniera uniforme e critica in tutta italia. Di qui l'intervento del governo a ridefinire quadro di misure restrittive. E potremo già nei prossimi giorni lasciare alle regioni di concordare con noi misure più restrittive».

Le proteste ci sono e «ci mancherebbe: se fossi dall'altra parte anche io proverei rabbia contro misure del governo, anche se direi di aspettare e vedere il sostegno economico che sarà cospicuo». Ma bisogna stare attenti «perché non dobbiamo offrire ai professionisti della protesta e dei disordini sociali di avere spazio». 

«Il virus corre molto e dunque noi dobbiamo essere pronti e flessibili a intervenire. Ma non possiamo imputare al governo di essersi distratto e aver abbassato la soglia di attenzione: ricordo che prima dell'estate tutti, anche l'opinione pubblica, pensavano di aver passato la pandemia mentre il governo ha chiesto la proroga dello stato di emergenza ha detto che non potevamo abbassare la guardia e ha continuato a comprare mascherine e respiratori».

«Ci possono essere stati degli errori, si può far sempre meglio ma non ci sono state sottovalutazioni. Abbiamo lavorato su tutti i fronti. Quando si affronta una guerra non è che si può dire di non aver fatto abbastanza per vincere. Gli stessi italiani probabilmente sono più frustati rispetto alla prima ondata. Ma se siamo un Paese forte lo dimostreremo anche adesso, i conti si fanno alla fine e noi ce la faremo anche questa volta»

 

 

 

 

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