Italia e Estero

Nuovi contagi in Italia: metà in Lombardia, focolai in Irpinia

L'ospedale di Avellino ha riaperto la palazzina Covid temendo nuovi cluster. I casi deriverebbero da persone rientrate dall'estero
Un gruppo di medici - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un gruppo di medici - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Tornano a salire i contagi da coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore: sono 208 contro i 192 di ieri. Le vittime sono 8, una in più di ieri: 3 in Lombardia, 2 in Piemonte, 1 in Veneto, Lazio e Sardegna. È quanto emerge dal monitoraggio del ministero della Salute. In Lombardia oltre la metà dei nuovi casi (111). Undici le regioni senza ulteriori positivi.

Il numero totale dei contagiati sale a 241.819, quello dei morti a 34.869. Sono 22.166 i tamponi effettuati, in netta flessione rispetto ai 37.462 di ieri.

Preoccupano i nove nuovi contagi da Covid-19 in provincia di Avellino accertati nelle ultime 48 ore. I possibili focolai sarebbero stati originati probabilmente da persone che rientravano da Paesi esteri. Sei persone residenti a S.Lucia di Serino, tra cui un venezuelano di 69 anni ma da dieci anni residente in Irpinia, ricoverato sabato scorso in condizioni critiche anche per patologie pregresse, sono risultate positive ai tamponi al «Moscati» di Avellino; un contagiato a S. Michele di Serino; 2 a Rotondi, appartenenti allo stesso nucleo familiare, mentre per altri due di Serino si attende l'esito del secondo test dopo che erano risultate negative al primo.

A Moschiano, dove una 32enne di nazionalità romena era risultata positiva venerdì al tampone dopo essersi recata in ospedale per partorire, 40 persone che abitano nella palazzina in cui risiede la donna, sono state sottoposte ad isolamento e sottoposte a tampone. L'azienda ospedaliera «Moscati» di Avellino, temendo la possibilità di dover fronteggiare eventuali focolai, ha riaperto la palazzina Covid.

La donna romena, le cui condizioni insieme a quelle del bambino sono ritenute buone dai sanitari dell'azienda universitaria «Federico II» di Napoli dove è ricoverata, era recentemente tornata in Italia da un viaggio in patria a bordo di un pulmino insieme ad altri connazionali. Anche l'eventuale cluster di San Michele di Serino, sarebbe stato originato da persone, forse sintomatiche, tornate recentemente in Italia dall'estero.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia