Italia e Estero

Le battute di Beppe Grillo su Asperger e autismo

Le ha pronunciate ieri al Circo Massimo, ma hanno attirato diverse critiche. A partire da quelle di Gianluca Nicoletti
Beppe Grillo al Circo Massimo - Foto Ansa/Massimo Percossi
Beppe Grillo al Circo Massimo - Foto Ansa/Massimo Percossi
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«Chi siamo? Dove siamo? Siamo pieni di malattie nevrotiche, siamo pieni di autismi. L’autismo è la malattia del secolo. L’autismo non lo riconosci, per esempio è l'Aspenghen (sic), è pieno di questi filosofi in televisione che hanno la sindrome di Asperger. Che è quella sindrome di quelli che parlano in un modo e non capiscono che l’altro non sta capendo (risate). E vanno avanti e fanno magari esempi che non c’entrano un c... con quello che sta dicendo, hanno quel tono sempre uguale. C’è pieno di psicopatici...».

Sono le frasi pronunciate ieri da Beppe Grillo al Circo Massimo, durante il raduno dei Cinque Stelle a Roma, che hanno fatto infuriare le persone autistiche. Oltre alle questioni politiche - Grillo ha attaccato duramente il Capo dello Stato, costringendo i suoi a sconfessarlo, e ha definito il premier francese Macron come un bambino «violentato da anziani», con riferimento alla moglie -, il fondatore del movimento è scivolato su una questione particolarmente delicata. 

Il giornalista Gianluca Nicoletti, sul sito Pernoiautistici.it, ha risposto al comico con una lettera aperta in quanto persona a cui è stata diagnosticata la sindrome di Asperger, oltre che padre di un ragazzo autistico. 

«Caro Beppe Grillo, tanti mi stanno scrivendo incazzati per quello che hai detto oggi al Circo Massimo, ma hanno paura di dirtelo apertamente, non conviene farsi nemici dalla parte di quelli che stanno sul carro del vincitore - si legge nel testo . Te lo dico io che nulla ho da perdere e faccio parte di quei “malati” cui accennavi oggi. Non è bello prendere in giro noi autistici, darci degli psicopatici e usarci come oggetto di scherno. Proprio tu... Dovresti sapere che chi ha un figlio autistico già deve ogni istante combattere perché il figlio non sia discriminato, non debba subire lo scherno di chi non capisce che proprio quel suo “non capire” non è dovuto a cattiveria ma a un suo modo d’essere, al suo “cervello diverso”».

Nicoletti ha criticato dunque il tentativo (riuscito, peraltro) di suscitare la risata sui sintomi della sindrome di Asperger: «Gli autistici hanno diritto di essere trattati da cittadini come qualsiasi altro abitante del nostro paese». Tanto più che sono in corso da anni iniziative per sensibilizzare le persone sull’autismo, ma «se un leader politico arringa la folla sul disprezzo degli autistici torniamo indietro di anni luce...». Quindi, conclude Nicoletti,«non è questione di essere grillini o antigrillini è questione di civiltà…Poi fai come vuoi, ognuno fa come vuole ormai...».

 

 

 

 

 

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