Italia e Estero

L'addio bipartisan al maestro Franco Battiato

Il cantautore siciliano si è spento questa mattina a 76 anni. Il cordoglio del mondo della musica e della politica
Addio a Franco Battiato - Foto Ansa/Robin Townsend © www.giornaledibrescia.it
Addio a Franco Battiato - Foto Ansa/Robin Townsend © www.giornaledibrescia.it
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«Si è spento questa mattina nella sua casa a Milo, nel Catanese, il maestro Franco Battiato. Lo rende noto la famiglia. I funerali avverranno in forma privata»: era nato a Jonia il 23 marzo del 1945 ed era malato da tempo. Ha spaziato tra una grande quantità di generi, dalla musica pop a quella colta, toccando momenti di avanguardia e raggiungendo una grande popolarità, ha sperimentato l'elettronica, si è misurato con la musica etnica e con l'opera lirica.

Per molti rimarrà un «Centro di gravità permanente», come recita uno dei suoi brani più famosi, e la sua morte lascia un vuoto incolmabile nella musica italiana a cui ha regalato brani indimenticabili come «La cura», «Voglio vederti danzare» o «Bandiera Bianca».

E proprio le sue canzoni, esibizioni, frasi corrono dal momento in cui, alle 8 di questa mattina, è stata diffusa la notizia dalla famiglia sui social. «La Cura» la più gettonata. I colleghi artisti, da Laura Pausini a Vasco, da Eros Ramazzotti a Tiziano Ferro, da Raffaella Carrà a Pippo Baudo si stringono in un grandissimo abbraccio virtuale e non solo chi sui profili twitter e instagram chi con dichiarazioni alla stampa.

Lo stesso il mondo della politica e delle istituzioni, per una volta compatto senza distinzioni in un tributo di messaggi sinceri e commossi. «E sulla morte diceva non esiste è solo trasformazione». Tutti uniti nel rendergli omaggio a partire dal Presidente Sergio Mattarella, oggi in visita a Brescia - dove lo omaggia anche, «In punta di matita», il vignettista Luca Ghidinelli -, che si dice «profondamente addolorato dalla morte di #FrancoBattiato, artista colto e raffinato.

«In punta di penna», l'omaggio a Battiato del vignettista bresciano - Foto © www.giornaledibrescia.it
«In punta di penna», l'omaggio a Battiato del vignettista bresciano - Foto © www.giornaledibrescia.it

Con il suo inconfondibile stile musicale, frutto di intenso studio e febbrile sperimentazione, ha affascinato un vasto pubblico, anche al di là dei confini nazionali». Il ministro della Cultura, Dario Franceschini: «Ci la lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d'autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne».

Molti i politici tra cui Giuseppe Conte che lo ricorda con una citazione da Prospettiva Nevski «E il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire». Davide Sassoli scrive: «Il mio sincero, profondo dispiacere per la scomparsa di Franco Battiato. Maestro. Poeta. Signore della musica e delle parole. Ci mancherà». E il monsignor Ravasi «com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire (Franco Battiato, R.I.P.). Il leader della Lega, Matteo Salvini: «Perché sei un essere speciale ed io, avrò cura di te. Una preghiera, un ricordo e una canzone per il grande maestro, Franco». E Giorgia Meloni: «L'Italia si inchina alla vita, all'opera di Franco Battiato». Ci mancherà». Matteo Renzi, senatore e fondatore di Italia Viva: «Non ci sono parole per ricordare chi, con parole e musica, ha emozionato e commosso intere generazioni. Addio Maestro». Per il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, «ci ha lasciati uno dei più grandi artisti italiani, che nella sua lunga carriera ha saputo sperimentare e plasmare la musica come nessun altro».

  • L'ultimo concerto di Battiato a Brescia, nel 2016
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  • L'ultimo concerto di Battiato a Brescia, nel 2016
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  • L'ultimo concerto di Battiato a Brescia, nel 2016
    L'ultimo concerto di Battiato a Brescia, nel 2016

I colleghi musicisti a partire da Marco Mengoni, che ha parlato di «grande tristezza». Lo scrittore Nicola Lagioia: «Com'era contagioso e nuovo il cielo. E c'era qualche cosa in più nell'aria». Ha ispirato artisti di ogni generazione, scrivono i Maneskin: «Oggi la musica italiana perde una sua colonna portante». Nessuna frase, ma una foto e una delle canzoni di Franco Battiato in sottofondo: così Giorgia ha voluto ricordare l'artista siciliano. Una lettera su un foglio di quaderno con su scritto a penna «Caro Franco, come faremo senza di te? Nessuno lo sa», è il pensiero di Tiziano Ferro. Lo saluta anche Roby Facchinetti: «Il mondo della musica ha perso un grande e impareggiabile artista». Anche Levante siciliana, ha voluto scrivere parte del suo post proprio in dialetto: «Ciao stranizza d'amuri. Maestro di molti. Oggi piangiamo in tanti». Laura Pausini: «Per avere cura di qualcuno bisogna bisogna andarlo a cercare. In un momento storico come questo dove la mediocrità la fa da padrona, #FrancoBattiato ci lascia la sua musica, i suoi film, i suoi quadri e opere d'arte per non abbandonarci all'approssimazione. A chi non lo ha già fatto: Adesso tocca a noi andarlo a cercare, per avere cura di noi? Buon Viaggio Maestro».

Anche Vasco Rossi lo ricorda: «Le sento più vicine le sacre sinfonie del tempo. Con una idea: che siamo esseri immortali. Caduti nelle tenebre, destinati a errare. Nei secoli dei secoli, fino a completa guarigione. Addio al Maestro Franco Battiato».

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