Italia e Estero

Italiani più preoccupati per l'economia che per la salute

La preoccupazione è legata alla situazione finanziaria dei cittadini e alle prospettive per il futuro
Spesa al supermercato - © www.giornaledibrescia.it
Spesa al supermercato - © www.giornaledibrescia.it
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Due italiani su 3 hanno preoccupazioni per la crisi economica conseguente alla pandemia da Coronavirus, mentre la paura di essere contagiati riguarda solo 1 italiano su 3. È quanto emerge da una ricerca promossa da EngageMinds HUB coordinato da Guendalina Graffigna, nell'ambito del progetto Craft dell'Università Cattolica, campus di Cremona.

La ricerca, parte di un Monitor continuativo sui consumi alimentari, mostra anche che diminuisce la fiducia nella ricerca scientifica e fa capolino la preoccupazione di venire contagiati attraverso gli alimenti acquistati al supermercato. La ricerca di EngageMinds Hub è stata condotta su un campione di 2000 italiani, rappresentativo della popolazione per sesso, età, appartenenza geografica e occupazione.

Gli italiani si sono detti molto preoccupati per le ricadute economiche dell'emergenza Covid-19 (valutando la preoccupazione 8,5 su una scala da 1 a 10). La preoccupazione è legata alla situazione finanziaria dei cittadini e alle prospettive per il futuro: il 43% degli intervistati riporta che la propria situazione economica è peggiorata nell'ultimo anno e il 37% pensa che le proprie finanze peggioreranno nel corso del prossimo anno. Inoltre, l'80% ritiene che la situazione economica del paese sia peggiorata nell'ultimo anno e il 57% pensa che continuerà a peggiorare nei prossimi 12 mesi.

La preoccupazione per gli aspetti economici rischia, in futuro, di ridurre l'attenzione personale rispetto al pericolo di contagio e dunque di far abbassare la guardia sulla prevenzione, rileva Graffigna: una situazione che - spiegano i ricercatori di EngageMinds HUB - può portare a un senso di sfiducia verso le misure preventive e di insofferenza ad aderirvi.

A farsi strada, infine, è la preoccupazione di essere contagiati per via degli alimenti acquistati al supermercato, percepiti come un possibile veicolo di infezione (circa un intervistato su 4 si sente «potenzialmente a rischio» di contrarre il Covid-19 a causa di possibili contaminazioni dei prodotti alimentari consumati). 

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