Italia e Estero

Il divieto di spostamento tra regioni resta per altri 30 giorni

È stato stabilito nell’incontro dei presidenti con il ministro della Salute e la ministra agli Affari regionali
La bresciana Mariastella Gelmini, ministra per le Autonomie regionali - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
La bresciana Mariastella Gelmini, ministra per le Autonomie regionali - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Il governo ha deciso: prorogato per altri 30 giorni, dunque fino al 27 marzo (la scadenza era il 25 febbraio), il divieto di spostamento tra regioni. È stato stabilito nell’incontro dei presidenti con il ministro della Salute Roberto Speranza e la ministra agli Affari regionali Mariastella Gelmini. Lo stop vale anche per i territori in zona gialla.

«Non possiamo pretendere di chiamarvi a ratificare decisioni già prese, ma possiamo e vogliamo chiedervi di partecipare ad un processo decisionale che certo dovrà essere tempestivo, snello, ma che non potrà calare sulle vostre teste». È l'apertura del nuovo governo alle Regioni nelle parole della ministra delle Autonomie Mariastella Gelmini, che al vertice serale insiste sull'unità. «Non servono divisioni, ma soluzioni», ha detto.

«Purtroppo, con le varianti in circolazione, continuare con le restrizioni è indispensabile» ha dichiarato Speranza. Dall’analisi dei dati del contagio, infatti, emerge che la situazione della pandemia in Italia sono ancora preoccupanti, in particolar modo in Lombardia, dove Brescia è la provincia più colpita. Sono 704 i nuovi casi positivi rilevati nelle ultime 24 ore: un numero molto alto, secondo solo al totale di casi in provincia di Roma, dove sono 1.048.

In una lettera all'esecutivo, alla luce dell'allarme varianti che dilaga anche nelle scuole italiane, le Regioni hanno chiesto una classificazione di rischio per le attività scolastiche e universitarie, come già avviene in altri settori. Non solo: hanno rivendicato la necessità di maggiori forme di congedo parentale e più risorse a sostegno dei genitori in caso di chiusura degli istituti per questioni legate al contagio. «È inoltre necessario - rimarcano le Regioni nella piattaforma consegnata al ministro Gelmini che domani la sottoporrà all'esecutivo - che ogni Regione sia messa nelle condizioni di poter garantire la vaccinazione ai propri insegnanti residenti ed assistiti, indipendentemente dalla Regione in cui prestano servizio».

Durante il vertice di oggi, Mariastella Gelmini ha manifestato l'intenzione di organizzare, appena possibile, un incontro tra le Regioni e il responsabile dell'Istruzione Patrizio Bianchi per parlare dei temi della scuola e dell'immunizzazione dei professori. La conferenza delle Regioni, che già si è fatta sentire dal nuovo esecutivo Draghi sul piano vaccinale e gli indennizzi per le attività economiche, mette anche l'istruzione e il sostegno alle famiglie tra le sue priorità. La sfida, a tutti i livelli, è trovare un complesso punto di equilibrio, mentre il paese è in bilico tra il timore delle nuove varianti del virus e la voglia, dopo un anno di restrizioni più o meno rigide, di tornare alla normalità. L'epidemia, però, non dà tregua e nell'ultimo periodo sono diverse le scuole che, in tutta Italia, hanno dovuto chiudere i battenti a causa dei contagi.

 

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