Italia e Estero

Gelmini: riaprire a fine aprile e ripartire in maggio

«Il sistema galoppa: se le dosi continueranno ad arrivare, a fine estate avremo l’immunità di gregge»
GELMINI: "RIAPRIRE A FINE APRILE"
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«Ci auguriamo che già negli ultimi dieci giorni di aprile si possano riaprire altre attività, per poi a maggio ripartire. É importante però che scendano i contagi e soprattutto aumenti la quota dei vaccinati».

Una prospettiva possibile secondo la ministra per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini - intervenuta ieri sera in diretta su Teletutto nella trasmissione di Andrea Cittadini, «Messi a fuoco» -. Gelmini è convinta che il Paese abbia imboccato la strada giusta per uscire da questa pandemia, che è insieme emergenza sanitaria ed economico-sociale.

«Nel mese di aprile - ha spiegato la ministra bresciana - abbiamo riaperto le scuole e fatto ripartire i concorsi. Ora mi auguro che si possa dare respiro all’economia. Il governo - ha aggiunto - sta lavorando ad un nuovo scostamento di bilancio, un nuovo decreto, ma è chiaro che il modo migliore per sostenere le attività economiche è permettere loro di lavorare».

Una ripartenza che non può però prescindere dal piano vaccinale, soprattutto di quelle fasce della popolazione falcidiate da questo virus:gli over 80 e, in generale, le categorie cosiddette fragili. Su questo la ministra ha sottolineato il cambio di passo rispetto al governo precedente, se non altro «nell’avere, con senso di responsabilità, fatto scelte precise sulle categorie che hanno la priorità nella campagna di vaccinazione».

«Alle Regioni - ha insistito Gelmini - abbiamo dato indicazioni certe su over 80, fragili, disabili gravi e ’caregiver’ (gli aiutanti, ndr). Poi vaccinazioni per fasce d’età. E dopo uno sbandamento iniziale - ha spiegato - oggi siamo allineati: Regioni, Protezione civile e la struttura commissariale del generale Figliuolo».

La quota di 500mila vaccini al giorno, fissata inizialmente per metà mese, è saltata «ma – ha chiarito la Gelmini - siamo passati dalle 150mila vaccinazioni al giorno a circa 300mila, al netto della flessione di Pasqua. Siamo in attesa di nuove forniture di vaccini e il sistema, per come è oggi strutturato, sarebbe in grado di arrivare alle 400-500 mila dosi quotidiane. Nella settimana di Pasqua sono arrivati circa 3 milioni di dosi di vaccini e ora le Regioni hanno un po’ di scorte per continuare a vaccinare. Il sistema sta galoppando e persino correndo e se, come ci hanno assicurato le case farmaceutiche, le dosi continueranno ad arrivare, contiamo tra agosto e settembre di raggiungere l’immunità di gregge».

Gelmini ha quindi parlato del «grande tema del passaporto vaccinale, «uno strumento che va pensato e utilizzato per il rilancio del turismo». Oltre a quello che sta immaginando l’Europa, dobbiamo pensare a un nostro passaporto, a livello nazionale». Infine, la ministra ha commentato quanto successo in Lombardia con la campagna di vaccinazione e definito «pretestuose alcune polemiche innescate contro la Regione. É vero - ha però aggiunto - che alcuni problemi ci sono stati e credo abbiano fatto bene il presidente Attilio Fontana e la vice Letizia Moratti a non nasconderli e ad adottare il sistema di Poste Italiane che mi pare stia funzionando bene. Basta polemiche, per uscire da questa pandemia dobbiamo remare tutti nella stessa direzione».

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