Italia e Estero

Enrico Letta non si ricandida a segretario del Partito Democratico

Il leader del Pd lo ha annunciato questa mattina durante la conferenza stampa.
Il segretario del Pd Enrico Letta - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
Il segretario del Pd Enrico Letta - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
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Sarà «un congresso di profonda riflessione, sul concetto di un nuovo Pd che sia all'altezza di questa sfida epocale, di fronte a una destra che più destra non c'è mai stata. Assicurerò con spirito di servizio la guida del Pd fino al congresso a cui non mi presenterò da candidato». Enrico Letta annuncia così la propria intenzione di non ricandidarsi durante la conferenza stampa di questa mattina.  

Il commento

Il segretario del Partito Democratico ha comunque riconosciuto la vittoria da parte degli avversari: «Gli italiani e le italiane hanno scelto, una scelta chiara e netta, la destra, il governo avrà un governo di destra». «Oggi è un giorno triste per l'Italia e l'Europa» ha aggiunto. L’obiettivo ora è di presentarsi come una forza alternativa: «Faremo una opposizione dura e intransigente». «Questa legislatura sarà la più a destra, è un rammarico profondo ma anche uno stimolo a continuare a lottare. Nei prossimi giorni riuniremo gli organi di partito per accelerare il percorso che porterà a un congresso. I numeri dimostrano che l'unico modo per battere la destra era il campo largo, non è stato possibile non per nostra responsabilità» ha commentato il leader dem. 

Toni duri vengono espressi nei confronti del presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte: «Se siamo arrivati al governo Meloni è per via del fatto che Giuseppe Conte ha fatto cadere Draghi». «Oggi il Pd, pur con un risultato insoddisfacente, è il secondo partito del Paese e il secondo gruppo parlamentare e la prima forza di opposizione. Non permetteremo che l'Italia esca dal cuore dell'Europa, che si stacchi dai valori europei e che si stacchi dai valori costituenti della Costituzione». Ora la linea da adottare è una sola:«Sarebbe l'ultimo regalo da fare alla destra se le opposizioni andassero in ordine sparso, è molto importante che si riprendano le fila di relazione che consentano di fare una opposizione efficace».

Il segretario del Pd ha commentato anche i dati relativi all’affluenza: «L'astensione è una pessima notizia, che deve far riflettere tutti, noi in primis, sul perché della disaffezione degli italiani, c'è stata una forte astensione da parte dei giovani e questo è inquietante e negativo».«C'è stato da parte di alcune forze politiche il tentativo di sostituirci e metterci da parte. Questo risultato finale fa sì che non c'è costruzione di alternativa senza il Pd. Il risultato ci assegna un compito. Il congresso deve affrontare con forza il rapporto con la destra, la maggioranza e il governo, ma anche di cosa vuole rappresentare il Pd. Serve un congresso approfondito, non solo con la scelta personale del segretario o della segretaria, ma con una riflessione sule cose da fare» ha concluso. 

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