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Covid, i sindaci: «Rivedere i dati fino dal 12 ottobre»

I sindaci lombardi di centrosinistra chiedono chiarezza alla regione sui dati del contagio
SINDACI: "CHIAREZZA SUI DATI"
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«Bisogna tornare indietro e rivedere i dati fino al 12 ottobre scorso. Nell'imputazione dei dati trasmessi da Regione Lombardia c'era qualcosa che non andava, ma non è questione di fare il processo a qualcuno, piuttosto di correggere. Per governare bene serve la capacità politica e quella tecnica, solo così funzionano le cose. Alla mia richiesta di avere i dati, il Presidente Fontana ha detto che sono pubblici, ma il punto è: sono veri o no? Non erano dati veri, in un tempo che adesso dobbiamo definire. Al momento governa l'algoritmo e non è pensabile che solo la Lombardia abbia interpretato bene e gli altri no»: lo dice il sindaco di Milano Giuseppe Sala alla conferenza stampa voluta dai sindaci dei capoluoghi lombardi di centrosinistra (Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Mantova, Milano e Varese). 

I primi cittadini si sono riuniti per chiedere «trasparenza» alla Regione dopo la polemica tra Regione e Governo sui dati relativi all'epidemia. Il timore dei primi cittadini, che dubitano sulla ricostruzione fornita dal presidente Fontana, è che l'errore non sia relativo solo alle ultime due settimane ma possa risalire addirittura al 12 ottobre, quando è cambiato il sistema di calcolo dell'Rt

«Se i dati fossero stati open qualcuno si sarebbe accorto ben prima dell'errore nella trasmissione da parte di Regione Lombardia: dal 12 ottobre l'RT ha subito forse una sopravvalutazione. Alla luce di questo difetto di calcolo, di conseguenza, la Lombardia ha subito limitazioni che non avrebbe dovuto subire» aggiunge Giorgio Gori, sindaco di Bergamo.

Risponde Aria, la centrale acquisti e innovazione della Regione Lombardia: «Il problema tecnico al "Cruscotto", messo a disposizione dei sindaci, non ha inciso in alcun modo sulla classificazione della zona rossa». Si spiega anche che «i dati che vengono utilizzati dall'Iss per effettuare le valutazioni provengono da un altro caricamento» e che «le due questioni non sono assolutamente collegate». Nel comunicato di Aria si specifica che «le piattaforme di trasmissione ai Sindaci e a Roma sono differenti, così come sono diversi i periodi. La settimana di valutazione per determinare la zona si riferisce al 4-10 gennaio 2021 con Rt calcolato al 30 dicembre 2020, mentre il guasto al cruscotto è avvenuto nei giorni 14/15 gennaio, ed era nuovamente operativo, dopo la sistemazione, già da lunedì 18 gennaio 2021». Inoltre Aria precisa che «il guasto al cruscotto riguardava solo la visualizzazione sintetica, mentre lo stato di guarigione nel dettaglio di ogni singolo cittadino è sempre stato corretto».

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