Italia e Estero

Coronavirus, «La mafia aspetta i soldi Ue»: tutti contro la Welt

Un'uscita che ha provocato una levata di scudi nella politica italiana: le reazioni
L'articolo della Welt - Foto © www.giornaledibrescia.it
L'articolo della Welt - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Nel pieno dell'emergenza coronavirus qualcuno ha detto agli italiani di essere dei fannulloni, altri di essere spendaccioni, poteva mancare il cliché della mafia? Certo che no. A mettere in correlazione la crisi sanitaria e economica con la malavita nostrana, che starebbe soltanto aspettando l'arrivo di eventuali aiuti europei per approfittarne, ci ha pensato il quotidiano tedesco conservatore Die Welt.

Un'uscita che ha provocato una levata di scudi nella politica italiana e l'intervento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che ha parlato di «toni vergognosi», auspicando una presa di distanza da parte del governo di Berlino.

In Italia «la mafia è forte e sta adesso aspettando i nuovi finanziamenti a pioggia di Bruxelles», ha scritto in un commento il quotidiano, secondo il quale eventuali fondi europei «dovrebbero essere versati soltanto per il sistema sanitario» e «naturalmente» gli italiani dovrebbero essere «controllati da Bruxelles».

Affermazioni «vergognose e inaccettabili», ha attaccato Di Maio: «L'Italia - ha sottolineato il titolare della Farnesina - oggi piange le vittime del coronavirus, ma ha pianto e piange le vittime della mafia».

La posizione della Welt, peraltro, è suonata in controtendenza rispetto alle attestazioni di solidarietà arrivate nei giorni scorsi da altri importanti media tedeschi.

«Soffriamo con voi, perché siamo fratelli», aveva scritto a tutta pagina la Bild mentre il Der Spiegel, in un articolo pubblicato in italiano, aveva definito «gretto e meschino» il rifiuto di Berlino rispetto agli Eurobond e l'insinuazione che gli italiani non sarebbero capaci di gestire il denaro. In ogni caso l'accostamento coronavirus-mafia è bastato per suscitare un coro bipartisan di proteste nella politica italiana.

Tra i più duri il leader della Lega Matteo Salvini: «Le frasi di Die Welt fanno schifo», ha detto, invitando a «sciacquarsi la bocca a Berlino e a Bruxelles prima di parlare dell'Italia». Articolo «ignobile», ha commentato la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, invitando il premier Giuseppe Conte «a prendere le distanze». Anche da Forza Italia hanno parlato di una posizione «inaccettabile» e numerose condanne sono arrivate da diversi esponenti del Movimento 5 Stelle, da LeU e da Italia Viva.

Prese di posizione che hanno suscitato tuttavia «meraviglia» nell'ambiente del giornalismo tedesco. «Noi senz'altro non avremmo scritto una cosa del genere - ha sottolineato in un'intervista all'Ansa il direttore italo-tedesco di Die Zeit, Giovanni di Lorenzo - ma giornalisti e giornali sono indipendenti, non possono diventare oggetto di una crisi diplomatica fra Paesi. In Germania a nessun politico salterebbe in mente di criticare un commento su un giornale».

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