Italia e Estero

Coronavirus, il punto stampa da Palazzo Lombardia

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, rilascerà dichiarazioni alla stampa alle ore 13.30
Il governatore Attilio Fontana - Foto Ansa/Marco Ottico © www.giornaledibrescia.it
Il governatore Attilio Fontana - Foto Ansa/Marco Ottico © www.giornaledibrescia.it
AA

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, rilascia come ogni giorno dichiarazioni alla stampa da Palazzo Lombardia.

Al termine di un'altra mattinata in cui non si sono fatte attendere le polemiche con i sindaci di centrosinistra dei capoluoghi, tra cui Brescia, il governatore torna a dare aggiornamenti.

Anche oggi il trend è nella stessa positiva linea, non ha impennate, speriamo inizi a scendere. Bisogna ribadire la necessità di essere rigorosi nel rispetto delle norme. Incrementati i finanziamenti di 500 mila euro ai comuni per sostenere le polizie locali affinché possano controllare le strade e la circolazione. Controlli necessari in vista della Pasqua: la nostra gente è abituata a girare ma quest'anno non si può più fare. Bisogna essere severi.

Stiamo sperimentando al San Matteo di Pavia un test sierologico, siamo in una fase di quasi conclusione della sperimentazione, che terminerà crediamo nei prossimi giorni. Quando sarà concluso e sarà, come speriamo, positivo, avremo un elemento molto importante per individuare chi ha sviluppato gli anticorpi e può essere immune. I kit rapidi di cui si parla da tempo non sono affidabili tanto che la stessa Cina li ha ritirati dal commercio. Bisogna disporre gli esami quando si è sicuri che servono o si rischia di fare un danno: la cautela in questi casi non è mai sufficiente. Con test non certi, si rischia di dichiarare guarito qualcuno che è ancora positivo o di tenere in quarantena chi non ha più il coronavirus

Domani sul nostro sito tutti i numeri esetti sul materiale ricevuto dalla Protezione Civile e inviati in Lombardia. Avrete la possibilità di valutare la veridicità di quanto affermato finora.

Le donazioni arrivate direttamente a Regione Lombardia e agli ospedali ammontano a quasi 75 milioni e mezzo di euro. Solo per la Regione sono arrivati 37 milioni e mezzo da parte di 30.724 donatori, un numero che voglio sottolineare e che evidenzia la partecipazione assolutamente estesa, con donazioni da 50 euro ai 10 milioni, e sono tutte sullo stesso piano. Oltre a questi 75 milioni complessivi, ci sono stati i 21 milioni dati all'ospedale della Fiera.

Abbiamo consumato, in un mese, 10 milioni di mascherine solo per le esigenze sanitarie, ma ne avremmo avuto bisogno di 30 per darle ai Comuni, alle Rsa. Domani avrete tutti i dati esatti. Dalla Protezione Civile, comprese le 800mila swiffer oggetto di polemiche, ne sono arrivate 2 milioni, che includono anche quelle giunte grazie a donazioni, ma che arrivano su voli della Protezione Civile. Ma sono donazioni. Non esiste solo un problema di mascherine ci sono anche altri presidi: noi abbiamo dovuto acquistare in queste settimane 50 diversi tipi di dispositivi. Per esempio un tema su cui c'e' tanta fame sono i camici idrorepellenti.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia