Italia e Estero

Casa delle arti per i malati, come realizzare il sogno in un clic

Il progetto del padre bresciano Guidalberto Bormolini punta a vincere il bando online di Aviva: le istruzioni per votare
  • Scorci dalla Casa delle arti in Toscana
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Il progetto ha anima (e anche braccia) bresciane. Ora a Brescia - e non solo - chiede un voto. Da esprimere con un clic. Loro sono «i ricostruttori» che fanno capo a padre Guidalberto Bormolini, desenzanese di origine trapiantato in Toscana.

Tra i tanti progetti in cantiere c’è l’Hospice di Cantagallo, un sogno che cresce di mese in mese. Con l’obiettivo di trasformare l’agglomerato di ruderi in un centro di ospitalità per malati e i loro familiari con stanze di degenza, casa per i monaci, erborisetria, forneria e molto altro. All’interno di questa oasi di spiritualità c’è anche la Casa delle arti, spazio terapeutico in fase di ristrutturazione e che attende di essere completato. Da qui l’appello di padre Guidalberto: «Aiutateci ad accedere al concorso bandito da Aviva. Se riusciamo a rientrare nei primi sette progetti più votati online potremo prendere un contributo di 20 mila euro». Non è poca cosa per la realizzazione di un progetto che viene alimentato solo da donazioni private. «C’è ancora tempo per votare e per assegnare tutti i 10 voti disponibili a persona al nostro progetto» spiega padre Bormiolini.

Come fare? Occorre registrarsi su avivacommunity-fund-italia.aviva.com (inserendo una mail o accedendo tramite il proprio profilo Facebook), cliccare sul pulsante Partecipa, cercare il progetto di padre Bormolini tramite la parola chiave «creatività» o accedere al link diretto e poi assegnare le dieci preferenze.

Un clic per sostenere un progetto che già parla bresciano. Da Brescia infatti sono state garantite alcune forniture (ad esempio il materiale elettrico dalla Carpelli di Cellatica); bresciani sono anche i volontari, giovani e meno giovani, che l’estate scorsa (replicheranno la prossima) si sono alternati sul campo come manovali, idraulici, elettricisti. Tutti ricostruttori di cuore e di fatto.

 

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