Italia e Estero

Beirut, il bilancio ora è di 137 morti e 5mila feriti

Si chiede all'Onu un'inchiesta internazionale. Trump cambia idea sull'attentato
  • Beirut ferita e la solidarietà
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Sono almeno 137 i morti e 5.000 i feriti nelle devastanti esplosioni di martedì al porto di Beirut. Lo rende noto il ministero libanese della Sanità.
Intanto il governo chiede l'arresto di tutti i responsabili dello stoccaggio e quattro ex primi ministri libanesi hanno chiesto in una dichiarazione congiunta che sia una commissione d'inchiesta internazionale ad appurare le cause delle due gigantesche esplosioni di ieri nel porto di Beirut. Lo riferisce il sito del quotidiano libanese An Nahar.

I quattro ex capi di governo, Saad Hariri, Najib Miqati, Fouad Saniora eTammam Salam, affermano che la città di Beirut, dopo avere «sofferto per oltre quattro decenni per una catena infinita di distruzioni e abusi, è colpita da una catastrofe che poteva essere evitata se non fosse stato per l'assenza di leadership». Per questo ritengono necessario chiedere alle Nazioni Unite o alla Lega Araba di formare una commissione d'inchiesta internazionale araba, composta da giudici e investigatori «che siano professionali e imparziali per scoprire le circostanze e le cause della catastrofe». «Allo stesso tempo - si aggiunge nella dichiarazione - gli ex primi ministri fanno appello a tutte le agenzie del porto perché lavorino insieme per preservare la scena del crimine e assicurare che non sia inquinata». 

Oggi la visita del presidente francese Emmanuel Macron che incontrerà esponenti politici cui porterà il sostegno al paese dopo le devastanti esplosioni. 
«Nessuno sa la causa delle esplosioni di Beirut»: lo afferma Donald Trump, spiegando che la sua amministrazione lavora al fianco delle autorità libanesi. In precedenza Trump aveva parlato di «terribile attentato», ma il Pentagono si è apprestato a smentire spiegando che non ci sono indicazione che si sia trattato di un attacco terroristico..

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