Italia e Estero

Ambulante ucciso, presidio a Milano: 'Giustizia per Alika'

'Quello che è successo è troppo grave per rimanere indifferenti'
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MILANO, 06 AGO - 'Giustizia per Alika': è la scritta 'umana' formata dai partecipanti al presidio organizzato davanti la stazione Centrale, a Milano, per non dimenticare il 39enne venditore ambulante nigeriano ucciso il 29 luglio in strada, a Civitanova Marche, dal 32enne salernitano Filippo Ferlazzo, ora in carcere.

I manifestanti hanno indossato delle pettorine con delle lettere fino a formare la scritta che chiede, appunto, giustizia per Alika. Tra i partecipanti al sit in, all'ombra della Mela di Pistoletto, anche il consigliere regionale del M5S Simone Verni: "Quello che è successo a Civitanova Marche è troppo grave per rimanere indifferenti, questa recrudescenza dimostra - dice - che non si tratta di casi isolati. Colpisce in particolare che nessuno abbia fermato l'aggressore: oggi vale più un like che la vita di un uomo". Tra i cartelli, tanti con il volto di Alika e la scritta 'sono un essere umano, non lasciare che mi uccidano' e altri contro il razzismo. "Di questa vicenda mi ha colpito l'indifferenza, è quella a fare più male" aggiunge Christy, nigeriana sposata con un italiano. "Ho 3 figlie nate qui e ancora - sottolinea - c'è qualcuno che dice loro di tornare al loro paese".

Tra le associazioni che hanno organizzato il presidio, 'Nessuno è escluso', Abilità diverse e l'Unione nigeriana di Milano.

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