Unhcr, 61 dispersi in un secondo naufragio al largo della Libia

Nell'immagine divulgata da Medici senza Frontiere i soccorsi ai migranti dopo il naufragio avvenuto davanti le coste libiche, 05 agosto 2015. L'ennesima strage di migranti avviene ad un passo dalla Libia, con il mare calmo e la visibilità perfetta: il barcone con cui stavano tentando di raggiungere l'Italia si è rovesciato quando le centinaia di disperati che vi erano ammassati hanno visto le imbarcazioni di soccorso. Il bilancio ufficiale al momento parla di 400 persone salvate e 25 cadaveri recuperati, ma è molto probabile che in fondo al mare vi siano almeno altre centinaia di corpi. ANSA/MEDICI SENZA FRONTIERE/MARTA SOSZYNSK/MSF +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
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ROMA, 17 SET - Altre 61 persone, per lo più rifugiati sudanesi, sono disperse dopo che la loro imbarcazione si è capovolta al largo della Libia sabato, secondo l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, in uno dei due incidenti mortali del fine settimana. "L'Unhcr è profondamente rattristato dal secondo tragico incidente avvenuto al largo di Tobruk il 13 settembre, in cui una barca che trasportava 74 persone, per lo più rifugiati sudanesi, si è capovolta" scrive. "Solo 13 persone sono sopravvissute e decine risultano ancora disperse". Una precedente notizia riportava almeno 50 morti in seguito all'incendio di un'altra barca domenica.
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