Italia e Estero

Rai, 'false e diffamatorie le accuse a Incoronata Boccia'

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ROMA, 14 NOV - L'intervento della direttrice dell'Ufficio Stampa Rai, Incoronata Boccia, al convegno organizzato dall'Unione delle Comunità Ebraiche e Cnel il 7 ottobre scorso "è stato di carattere esclusivamente deontologico e professionale". Lo precisa la Rai nella risposta all'interrogazione firmata per M5s dalla deputata Dolores Bevilacqua, dopo per le polemiche per le parole della giornalista sulle stragi di Gaza, sottolineando che "nessun riferimento è stato fatto alla Rai, ai colleghi, al Servizio Pubblico o a partiti e temi politici". "Il frammento più discusso - "non esiste nessuna prova che ci siano state sventagliate di mitra da parte dell'esercito israeliano sui civili inermi" - è stato estrapolato dal contesto originario - prosegue l'azienda -. In quella parte dell'intervento, come si evince dai riferimenti precisi alle mitragliate sui civili inermi, la Direttrice ricordava un esempio di fact checking, già trattato da più testate internazionali; uno specifico episodio in cui alcuni media avevano diffuso notizie poi smentite, e su cui persino un grande quotidiano americano, il Washington Post, ha pubblicato una rettifica, riconoscendo di non aver rispettato gli standard di verifica. È dunque corretto, sul piano deontologico, l'appello a distinguere tra accuse e fatti accertati". "Più genericamente va sottolineato - spiega ancora la Rai - che il rischio di manipolazione dell'informazione in relazione alla tragedia di Gaza è un tema complesso e attuale nel dibattito internazionale. La Bbc è stata recentemente sanzionata dall'Autorità di controllo, per aver trasmesso un documentario non imparziale sulla guerra a Gaza. Recenti polemiche ci sono state anche in Germania per il presunto utilizzo da parte della emittente pubblica ZDF di personale giornalistico locale legato ad Hamas. Va altresì aggiunto che in nessun passaggio del suo intervento, la Dott.ssa Boccia ha negato la strage di civili a Gaza; risultano quindi gravemente false e diffamatorie le accuse rivolte in tal senso attraverso comunicati stampa e social che hanno ridotto e distorto in frammenti la sua complessa relazione". "Le sue parole, apprezzate da molti dei presenti, sono state considerate un contributo di grande valore professionale e morale, tanto che a seguito di tale intervento, la Dott.ssa Boccia ha ricevuto pubbliche attestazioni di stima e solidarietà - prosegue la Rai -. L'intervento della Direttrice Boccia è stato reso a titolo personale, in un tavolo di confronto con altri direttori di testata, dove ciascuno ha espresso considerazioni, pareri, analisi, in un contesto extra aziendale di libero dibattito, senza utilizzare gli strumenti di diffusione del Servizio Pubblico. Non ha espresso critiche nei confronti della propria azienda, non ha violato alcuna norma interna, non ha espresso posizioni politiche. Dopo la diffusione parziale e decontestualizzata del suo intervento, interpretata in modo grossolano e strumentale, la Direttrice è stata oggetto di una campagna di odio online, con minacce e insulti anche da parte di circuiti estremisti". "L'azienda non ha mai attuato - si sottolinea ancora nella risposta -, e non potrebbe altresì farlo, forme di censura e limitazioni alla libera espressione intellettuale ai propri dipendenti, fatte salve le regole aziendali di prestazione esclusiva e rispetto del codice etico".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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