Garda

Riempie di trappole il giardino del vicino: arrestato

Incastrato dai carabinieri un trentenne che aveva nascosto archetti nella proprietà confinante
Sotto sequestro. Le trappole e gli uccellini che aveva il trentenne
Sotto sequestro. Le trappole e gli uccellini che aveva il trentenne
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Aveva seminato trappole per volatili nel giardino di una villetta a Manerba, a 50 metri dalla propria abitazione, e, almeno una volta al giorno, terminato il lavoro, andava a ritirare il bottino. A finire nei guai, arrestato con le accuse di furto venatorio ai danni dello Stato e anche ricettazione, è stato un trentenne originario di Castenedolo, ma da anni domiciliato sul lago, a Manerba appunto.

Tutto è partito da una segnalazione da parte del proprietario della villetta. L’uomo, giusto giovedì mattina, era arrivato nel Comune lacustre per sistemare la propria casa di villeggiatura nel quartiere residenziale in zona Pieve. Pulizie di fine estate che però hanno portato alla luce un vero e proprio arsenale da caccia nascosto nel suo bel giardino. Tra gli alberi erano infatti disseminate decine di archetti per catturare uccelli. Immediata la segnalazione e la chiamata al 112: sul posto sono intervenuti i colleghi della stazione di Manerba e i Carabinieri della forestale di Gavardo e di Brescia, diretti dal colonnello Giuseppe Tedeschi.

Le forze dell’ordine, dopo aver contato le sep (piccole trappole a scatto, appunto) nascoste nelle vegetazione, e accertato l’estraneità del proprietario della villetta, hanno deciso di avviare le indagini e quindi dare il via anche a un appostamento. Un’attesa durata alcune ore e terminata con l’arrivo del trentenne che, ignaro di essere osservato dai carabinieri forestali, ha scavalcato la recinzione della casa.

Una volta dentro ha cominciato a far passare tutte le trappole e prendere i volatili morti (tre in tutto). Solo a quel punto, avendolo colto in flagranza di reato, i militari sono intervenuti per arrestarlo. I carabinieri hanno successivamente perquisito la casa del trentenne, a 50 metri in linea d’aria dal giardino dove aveva posizionato gli archetti. Durante i controlli, nel congelatore, i militari hanno rinvenuto e sequestrato anche una decina di pettirossi.

Al termine del processo per direttissima il giudice ha convalidato l’arresto e ha rinviato l’udienza. Per il trentenne non è stata ravvisata l’esigenza di applicare alcuna misura cautelare.

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