Garda

La ciclabile dei sogni è davvero accessibile a tutti

Un secondo taglio speciale del nastro alla presenza di operatori e disabili della Nikolajewka
In posa. Lungo la passerella che si affaccia sul lago di Garda
In posa. Lungo la passerella che si affaccia sul lago di Garda
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Una seconda inaugurazione, con tanto di taglio del nastro, autorità e applausi. Una cerimonia tutta per loro, organizzata appositamente per i disabili della cooperativa sociale Nikolajewka, che ieri hanno testato la nuova ciclabile di Limone con cinque diverse tipologie di dispositivi utilizzati da persone con mobilità ridotta: una carrozzina autopropulsa, una carrozzina tradizionale spinta da un operatore, una handbike, una carrozzina elettrica e una carrozzina sportiva.

«Quando abbiamo letto dell’inaugurazione e abbiamo visto le foto della nuova pista - spiega Massimiliano Malè, direttore dei Servizi della cooperativa Nikolajewka e ciclista appassionato - abbiamo immediatamente pensato fosse del tutto adatta a noi e in linea con la nostra filosofia di assistenza, che oltre alle prestazioni socio-sanitarie prevede una serie di attività tese a migliorare la qualità della vita dei nostri ospiti, per far si che stiano bene e, se possibile, che vivano gioiosamente».

Impensabile, per questioni logistiche, la presenza di ospiti e operatori della cooperativa nel giorno dell’inaugurazione ufficiale. Così ieri mattina, con la complicità del consigliere regionale Claudia Carzeri e la disponibilità del Comune, c’è stato un secondo taglio del nastro, addirittura più emozionante del primo.

A Capo Reamol, dove la pista si protende a sbalzo verso la distesa blu del Garda, per l’occasione c’erano anche il direttore generale della Cooperativa Nikolajewka Giuliano Sormani, la responsabile della residenza sanitaria Donata Montagnoli, il presidente della Fondazione Nikolajewka Massimo Cortesi e il vicesindaco di Limone Angelo Colle, gli ultimi due col cappello alpino in testa. «Cerchiamo di evitare al massimo l’esclusione sociale - spiega Cortesi -. È l’obiettivo che perseguiamo con questa e mille altre iniziative, dai pranzi con gli alpini alle serate a teatro».

E la giornata è stata davvero inclusiva, con i disabili che hanno pedalato a fianco dei numerosi ciclisti presenti sulla ciclopedonale, tra sorrisi e saluti, tutti a spingere su pedali e ruote in allegria, baciati dallo stesso sole e incantati davanti allo stesso panorama, chi su una super bici da Giro d’Italia e chi in carrozzina, chi sull’ultimo modello di e-bike, chi sulla handbike e chi sospinto dai runner dell’associazione Feel Sport, il progetto che permette a persone diversamente abili di vedere annullate le proprie difficoltà, partecipando, con l’aiuto di atleti spingitori, a gare podistiche e inizitive che ne favoriscono l’inserimento sociale. Come, appunto, è successo a Limone e come succede in tanti eventi podistici bresciani.

«Puntiamo a elevare le prestazioni sportive dei nostri ospiti - aggiunge Malè - perché sappiamo che questo produce grandi benefici, a livello fisico e anche psicologico». È stata una bella mattina di sport, solidarietà ed inclusione sociale, con la ciclabile più bella del mondo promossa a pieni voti anche a livello di accessibilità da parte dell’utenza con mobilità ridotta.

 

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