Economia

«Resterò sempre un costruttore», ma Moretti ama il vino

Con l’acquisizione delle ultime due cantine i ricavi del gruppo passano da 118 a 143 milioni di euro
Il personaggio. Vittorio Moretti
Il personaggio. Vittorio Moretti
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Gli effetti della doppia acquisizione delle cantine Sella & Mosca e Terruzzi & Puthod da Campari, avvenuta a fine 2016, si riflettono solo ora nel bilancio del gruppo Terra Moretti. La holding di Erbusco (764 dipendenti) ha chiuso il 2017 con un’inevitabile crescita dei ricavi, da 118,84 a 143,15 milioni di euro, e contemporaneamente del patrimonio netto, da 139,03 a 155,21 milioni.

Con le due nuove etichette, inoltre, la produzione di vino della famiglia bresciana (conosciuta anche a livello internazionale per i marchi Bellavista, Contadi Castaldi, Petra e Tenuta la Badiola) è triplicata, da 3 a oltre 9 milioni e mezzo di bottiglie. «Attualmente il comparto vitivinicolo ci dà più tranquillità rispetto a quello delle costruzioni», ammette il presidente Vittorio Moretti, pur rimarcando che in quest’ultimo settore «rimaniamo i più forti: restiamo sempre un’azienda che dà certezze e sicurezza a chi ci fa lavorare».

Holding Terra Moretti è la finanziaria che controlla le attività del gruppo franciacortino nei settori vitivinicolo, alberghiero (compresa l’area della ristorazione) e quello delle costruzioni, senza escludere l’immobiliare. Se nel 2015 le attività svolte da Moretti in quest’ultimo comparto facevano la parte del leone, realizzando circa il 60% dei ricavi del gruppo, oggi la proporzione è cambiata.

Le vigne di Holding Terra Moretti, per 923 ettari su circa 2mila ettari di terreni di proprietà, ha generato il 48,25% del fatturato 2017 (69,07 milioni su 143,15 milioni), mentre nelle costruzioni il gruppo ha riportato vendite per 57 milioni, pari al 39,87% dei ricavi.

«L’obiettivo è raggiungere con il vino i 100 milioni di euro di vendite su un totale ricavi del gruppo pari a 150 milioni», rivela l’imprenditore, che con un certo ottimismo può comunque programmare il futuro delle sue aziende attive comparto edile: basti pensare che la Moretti spa, di cui è vicepresidente la figlia Valentina, chiuderà l’anno con un portafoglio ordini di prefabbricati in cemento armato e legno lamellare di circa 50 milioni di euro.

«Cinquant’anni di esperienza e gli investimenti in ricerca si stanno rivelando determinanti per primeggiare in questo settore - aggiunge Vittorio Moretti, che non nasconde - io, nonostante tutto, mi sento sempre un costruttore». Non è un caso quindi che prima di incontrare la stampa, il bresciano sia andato a perlustrare in bicicletta il cantiere del nuovo immobile che ospiterà gli uffici di Holding Terra Moretti dal prossimo anno.

L’ultima raccolta di uva, tuttavia, «è stata la miglior vendemmia delle mie 42 vendemmie, sia in qualità sia in termini di quantità», rivela il patron che lo scorso anno, a causa delle bizze del meteo, aveva subito un irreparabile taglio della produzione quantificabile in circa 2 milioni di bottiglie e in 10 milioni di incassi. Le acquisizioni di Sella & Mosca e Terruzzi & Puthod, per di più, hanno rappresentato l’avvio di un progetto industriale da parte di Moretti nel settore vitinicolo. Le due cantine sono valse una spesa di oltre 60 milioni di euro e l’anno scorso il gruppo di Erbusco ha sostenuto investimenti per altri 10 milioni con capitale proprio.

«Abbiamo investito in persone e tecnologie, oltre che nell’acquisto di terreni, per migliorare la gestione delle nostre attività e il posizionamento dei nostri prodotti sul mercato - puntualizza il patron di Terra Moretti -. Ora siamo pronti ad affrontare nuove sfide, con l’obiettivo di continuare il nostro cammino di sviluppo».

A richiedere particolari investimenti sono state soprattutto le due aziende di più recente acquisizione. «Grazie alla consulenza dell’agronomo Marco Simonit - spiega Francesca Moretti, ceo di Terra Moretti Vino - abbiamo rivisto l’intero ciclo a Sella & Mosca in funzione della vitalità della vigna, utilizzando concimi organici ed effettuando potature di precisione. Inoltre abbiamo portato tutta la produzione del Torbato Brut nella cantina storica di Sella & Mosca».

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