Economia

Lavoro, artigianato ed export: vola il distretto di Lumezzane

Venerdì prossimo verrà presentato il focus ad hoc realizzato da Confartigianato
La meccanica (immagine simbolica)  © www.giornaledibrescia.it
La meccanica (immagine simbolica) © www.giornaledibrescia.it
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Chi l’aveva dato per agonizzante si sbagliava. Il distretto di Lumezzane è più vivo che mai. Almeno stando ai dati dell’Osservatorio di Confartigianato Lombardia, che in occasione del convegno che si terrà proprio a Lumezzane il prossimo venerdì per celebrare il 70° di Confartigianato Brescia ha realizzato un focus ad hoc.

Occupazione. Esaminando i dati dei 18 sistemi locali di lavori (SLL) a cui sono annessi i comuni della provincia di Brescia, il primo elemento che salta all’occhio riguarda l’occupazione. Le imprese del distretto di Lumezzane registrano infatti un tasso di occupazione (a tutto il 2017) che raggiunge e supera il picco del tasso registrato nel periodo pre-crisi (2008), attestandosi al 50,3%, 0,6 punti in più alto del 49,7% del 2008. Ed è nella fase di ripresa dell’occupazione (2014-2017) che Lumezzane ha recuperato di più rispetto agli altri sistemi locali di lavori (SLL) del territorio, poiché nel corso di questi 4 anni ha recuperato ben 2 punti, passando dal 48,3% al 50,3%. molto meglio di quanto fatto ad esempio dal distretto di Brescia e da quello di Salò, entrambi rimasti ben al di sotto della media sia del 2008 che del 2014.

Manifattura al centro. Il report conferma anche la vocazione manifatturiera del distretto valtrumplino, che vede il 25,1% delle imprese (contro il 13,1% in provincia di Brescia) concentrate in questo settore, ed il 65,1 delle stesse (contro il 59,9% provinciale) identificabili come imprese artigiane. E poco importa se la crisi, anche nel distretto di Lumezzane, ha comportato una forte selezione (dal 2009 a oggi nei 14 comuni del SLL di Lumezzane si contano 299 imprese manifatturiere in meno e 262 imprese artigiane manifatturiere in meno): la vocazione alla piccola impresa è rimasta, tanto che il 97,3% delle realtà ha meno di 50 addetti e occupa il 65,8% degli addetti del comparto (la media provinciale è di 59,6%).

Tra i 14 Comuni del distretto, a far la parte del leone è naturalmente proprio Lumezzane, seguita da Sarezzo, Gardone e Villacarcina.

Export. I dati Istat sul commercio estero danno conferma, a livello provinciale, delle buone performance delle vendite oltre confine dei manufatti realizzati nei 3 settori manifatturieri chiave del territorio, in cui rientrano anche i prodotti del distretto di Lumezzane (macchinari e apparecchiature, prodotti di metallurgia, prodotti in metallo). Al top tra gli acquirenti esteri di macchinari e apparecchiature la Germania (15,7% dell’export totale), Usa (10,4%) e Francia (8%). Da notare la variazione a doppia cifra registrata nei primi 9 mesi del 2018 sullo stesso periodo del 2017 dalla Cina (+24,8%) che occupa la 4° posizione tra i paesi top 5 export (4,6%). La Germania è il primo paese esportatore anche per i prodotti della metallurgia: 28,1% del totale, seguita da Francia (12,9%) e Spagna (6,2%). Anche per i prodotti in metallo Germania in testa (22,1%), seguita da Francia (14,2%), USA (12%).

Il commento. «Il territorio del distretto di Lumezzane è più vivo che mai. Non mancano le preoccupazioni e le incertezze, ma il segnale rappresentato da alcuni numeri chiave è di quelli che vorresti vedere e commentare più spesso», dice il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti, che invita all'appuntamento del 18, dalle 18,30, nell’Auditorium della Croce Bianca di via Madre Lucia Seneci.

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