Economia

La Nuova Zelanda ha vietato la vendita di case agli stranieri

L'intento del Governo è fermare la speculazione immobiliare, che ha portato i prezzi a aumentare del 75% negli ultimi quattro anni
Una veduta di Auckland (archivio)
Una veduta di Auckland (archivio)
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La Nuova Zelanda ha deciso di vietare la vendita di abitazioni a stranieri per contrastare la speculazione immobiliare. Come racconta il Guardian, negli ultimi quattro anni i prezzi sono aumentati del 75%, rendendo difficile se non impossibile l’acquisto di case per i neozelandesi: secondo una ricerca dell’Economist, nel 2017 è diventato il paese più caro al mondo per quanto riguarda il mercato edilizio.

Il divieto introdotto dal Governo, che non riguarda i cittadini di Australia e Singapore, vuole colpire soprattutto i grandi investitori, multimilionari che vedono la Nuova Zelanda come un buon investimento considerandola un posto sicuro in caso di conflitti nucleari, terrorismo e disordini sociali. 

Nell’ultimo trimestre, circa il 3,3% delle abitazioni è stato venduto a stranieri, con i cinesi in testa.

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